martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale dopo la fine del mondo.

http://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphoto
Nei giorni scorsi ha tenuto banco la notizia della probabile fine del mondo che, a detta dei suoi assertori, sarebbe dovuta avvenire il 21 dicembre.
Come sempre, utilizzando una sorta di razzismo intellettuale, che non saprei se definire pregio o difetto, ho cercato di "chiudere gli occhi e tappare le orecchie" e praticamente non ho pensato, parlato, nè tantomeno scritto dell'avvenimento. Così è arrivata la fatidica data senza che nemmeno me ne accorgessi, ma ecco che vado a prendere il nipotino di nemmeno 5 anni dall'asilo e una volta in macchina, con l'ingenuità disarmante tipica dei bambini,  mi chiede: "Nonno, a che ora è la fine del mondo?" Avrei potuto bloccare subito la discussione dicendogli che in realtà non c'è nessuna fine del mondo, ma ho sempre pensato che alle domande dei bambini è sempre meglio rispondere che non negarne il contenuto, perciò ho risposto semplicemente che non lo sapevo e che poteva essere a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno o tra tanto tempo e che insomma, non era una cosa di cui preoccuparsi. E' sembrato soddisfatto, giacchè appena arrivato a casa ha chiesto alla mamma una robusta merenda ed ha iniziato a tirar fuori la solita montagna di giocattoli.
Ls sua curiosità però mi aveva contagiato ed allora ho pensato bene di cercare su Google, informazioni circa l'orario della fine del mondo.  Scrivendo "fine del mondo",  la pagina si riempiva di link che portavano ai Maya, popolo di grande cultura, senz'altro ben più importante di quella di coloro che dal loro calendario hanno ricavato un'interpretazione abbastanza strampalata. Poi proseguendo e scrivendo "orario della fine del mondo" tutti i vari links correlati, non davano mai un'ora precisa ed anzi si dividevano anche sulla data. Altri ancora rimandavano ad alcuni versetti della bibbia che però si dimostrava ancor più reticente: "Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli dei cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre” (Marco 13,32; Matteo 24,36; CEI).
La mia ricerca rischiava così di avvilupparsi su se stessa senza ottenere una risposta precisa, quando ecco che mi appare il titolo di una canzone di Luciano Ligabue di qualche anno fa , che ricalca proprio la domanda oggetto della ricerca. Vado subito al testo della canzone e la sua lettura dirime tutti i miei dubbi: "Che or'è, scusa ma che or'è, che non lo voglio perdere l'ultimo spettacolo. Fine del mondo in Mondovisione, diretta da S. Pietro per l'occasione. (...)A che ora è la fine del mondo? Che rete è?". Ora è tutto chiaro,  anche la fine del mondo sarà un business mediatico e  per aumentarne l'Audience, l'orario esatto sarà tenuto segreto fino all'ultimo momento. Niente di misterioso quindi, possiamo tornare tranquillamente alle nostre attività e non se ne dispiacciano i Maya ed i loro interpreti d'occasione.
Coraggio, dopo  aver superato con successo la fine del mondo,  speriamo, adesso, di uscire indenni dalle prossime feste, buon Natale!
 
 
 
 Luciano Ligabue -  A che ora è la fine del mondo?

 

giovedì 20 dicembre 2012

Il probabile destino della mummia.


http://www.dagospia.com/img/foto/10-2012/silvio-berlusconi-196898_tn.jpg
Non più tardi di un paio di mesi fa, Berlusconi aveva chiesto scusa agli italiani dichiarando che nell'ultimo suo mandato politico.  non era stato capace di risolvere, nemmeno in parte, i problemi del paese.
Negli ultimi giorni invece continuando in quella sorta di sindrome dissociativa politica (se non psicologica), di cui si già scrivevo nel post "Il re è nudo", dichiara di volersi candidare per la sesta volta a candidato premier del centro destra.
Una dissociazione ora valida in tutti i sensi del termine,  specie nel Pdl dove il povero Alfano, come giustamente dice Benigni: "è passato dalle Primarie al Primario..." e dove anche alcuni suoi fedelissimi come Gasparri e La Russa prendono le distanze ed escono del partito, con la scusa di "rafforzare il Centro-destra. Anche tra i vecchi alleati come la Lega, la decisione del cavaliere di continuare ad essere il numero uno del centrodestra crea, a detta di Maroni: "disorientamento". 
Ma lui che, non solo per l'età, è ormai definito come "la mummia", continua imperterrito a dire tutto e il contrario di tutto. Inizia una vera e propria televendita di se stesso (ecclatante quella effettuata in Domenica Live, di Barbara D'urso, con tanto di "istruzioni" alla conduttrice, sulle domande da fargli) riproponendo tutti i vecchi slogan , tra cui non poteva mancare la classica eliminazione dell'IMU.  Sulla politica estera fa proclami arroganti riguardo la Merkel e la "egoista" economia tedesca, mentre sulla crisi economica di casa nostra, giunge alla farsesca conclusione che lo spread ,in realtà, è un imbroglio inventato da Monti il cui governo “ha portato una situazione di crisi, molto peggiore di quando c'eravamo noi al governo.” Chi a questo punto si fosse convinto che la linea politica berlusconiana si fondi sullo scontro con l'attuale capo del governo, (peraltro sostenuto per circa un anno), viene subito sconfessato, poichè il leader di Arcore propone lo stesso Mario Monti come possibile candidato del centrodestra, incredibile ma vero!
Eppure in tutta questa comica, ma anche tragica situazione, visto che poi si parla del futuro di tutti noi, c'è un aspetto in cui l'azione politica di Berlusconi continua a dimostrare una certa coerenza ed è sicuramente quello della difesa dei suoi interessi personali. Infatti, tra un processo e l'altro, fa in modo che il Pdl tolga improvvisamente l'appoggio al Governo Monti, scelta irresponsabile e davvero singolare se si considera che mancavano nemmeno 90 giorni alla fine naturale della legislatura e tuttavia spiegabile con la necessità di avere più tempo per la citata televendita elettorale e soprattutto utile per evitare che l'attuale governo vari davvero il decreto sulla non eleggibilità dei condannati in primo grado, cosa che escluderebbe il cavaliere dalla corsa elettorale.
Tutto quello che sta accadendo sulla scena politica è comunque sotto gli occhi di tutti ed è da credere che, al netto di eventuali autogol del centro sinistra, il destino di Berlusconi  sia ormai segnato e che, con la probabile sconfitta elettorale, egli passi dalla padella politica in cui attualmente si trova, ad una futura brace dove si spera che lui ed i suoi accoliti ardano, politicamente, per sempre.

martedì 11 dicembre 2012

Risolvere la disambiguità del Pd per un futuro governo stabile.

http://www.giuliocavalli.net/wp-content/uploads/2012/09/staino_pd.jpg
Con la netta vittoria di Bersani al ballottaggio (61% contro il 39 di Renzi), è finalmente finita la bagarre tra i due contendenti principali ed il centro sinistra ha ora il suo candidato premier, per le prossime elezioni. A questo punto ci si potrebbe aspettare un periodo calmo e disteso attorno a Bersani, ma non credo ciò avverrà. Non avverrà perchè, a parte Vendola che pur correndo nelle primarie, non fa parte del Pd, Renzi pur essendo parte integrante e importante del partito, incarna posizioni differenti e in taluni settori addirittura opposte a quelle del segretario del Pd. Tuttavia non c'è da gridare allo scandalo per questo, poichè è bene ricordare che l'attuale partito democratico, nasce dalla fusione tra il vecchio Pci e buona parte della Vecchia Dc, per cui è normale che esistano anime politiche diverse al suo interno e credo che dovranno passare molti anni prima che il ricambio generazionale colmi il gap esistente tra di esse. Nel frattempo il vero problema è la ricerca della disambiguità del partito,  che possa fornire un preciso significato politico ovvero una comune identità che permetta di arrivare uniti alla prossima scadenza elettorale. Ciò può essere realizzato solo attraverso la condivisione di una valida linea politica, la cui esternazione è, senza ombra di dubbio, il programma da portare all'attenzione degli elettori.
Dovrebbe essere questo il primo compito di Bersani, Renzi e di tutte le altre componenti del partito, anche prendendo spunto da quanto fatto da Laura Puppato che, nella corsa verso le primarie,  ha stilato un programma politico chiaro ed esauriente, trovando anche il modo di rispondere(unica tra i candidati) al test-provocazione elaborato da GreenPeace.
Al momento, invece, si parla solo di alleanze e non credo sia la cosa più opportuna da fare, poichè ciò può dar luogo ai soliti veti pregiudizievoli e ideologici.
E' incredibile come si continui a non voler capire che le necessarie e possibili alleanze debbano trovarsi solo davanti ad un programma chiaro e condiviso e soprattutto rispettoso delle giuste aspettative dei cittadini. Viceversa, nell'ipotesi di una vittoria elettorale, ci si ritroverà, come in passato, in fragili coalizioni di governo che rischiano di dissolversi davanti al primo ostacolo.

venerdì 30 novembre 2012

La tecnologia Keshe, una piacevole novità dall'Iran.

.
 
Un bel post dell'amico Erborista1 ci mette al corrente di una nuova e rivoluzionaria tecnologia che prende il nome dal suo ideatore, Mehran Keshe, nato in Iran e laureato in ingegneria nucleare alla University of London. A lui si deve la nascita della Keshe Foundation le cui ricerche, da circa 40 anni, si sono concentrate sulle dinamiche del plasma caricato elettricamente e utilizzato come fonte di energia e di campi gravitazionali.
Questa scoperta ha centinaia di potenziali applicazioni che potrebbero contribuire a risolvere la maggior parte dei problemi fondamentali del mondo, come carenza di energia, acqua, cibo e la contaminazione ambientale.
La tecnologia Keshe è già stata sperimentata numerose volte grazie alla partecipazione di volontari che avevano rinunciato ad ogni altra forma di terapia medica. Sul sito web  della fondazione si possono visionare testimonianze e video delle sperimentazioni su SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), cancro, sclerosi multipla, morbo di Parkinson e cancrene. (E' anche disponibile un modulo di richiesta per fissare un appuntamento presso le strutture sanitarie della fondazione in Belgio).
Ma questa straordinaria tecnologia  può essere usata per risolvere i problemi mondiali più urgenti, dall'energia, ai trasporti, all'ambiente, ai nuovi materiali.
La notizia è doppiamente positiva poichè, a prescindere dall'incredibile valore scentifico, proviene da un paese come l'Iran che troppo spesso viene associato a fenomeni negativi, quali l'integralismo religioso e il terrorismo internazionale. Una prova evidente di questo interessante cambio di prospettiva nelle relazioni internazionali, è fornita dall'appoggio che gli Stati Uniti d'America hanno dato all'Iran, proprio attraverso il progetto Keshe quando l'ufficiale superiore dell'ambasciata USA in Iran, ha incontrato il direttore della Keshe foundation.
Chi volesse approfondire può leggere il post sul blog Erboristatutticonsigli o visitare il sito della fondazione dove è anche disponibile un video divulgativo.
In questo periodo storico così critico, notizie come questa dovrebbero essere maggiormente evidenziate dai media che, aldilà del doveroso riferire di eventi importanti, sembrano  invece privilegiare ciò che si contraddistingue per la propria negatività.



Mehran Keshe
 


 
 

domenica 18 novembre 2012

E tu chi sei? "Laura Puppato candidata alle primarie del Pd." Non lo sapevo!

http://www.laurapuppato.it/wp-content/uploads/2012/11/slide01-970x341.jpg
Non credo che molti sappiano che tra i candidati alle primarie del Pd c'è anche una donna.
Non è una colpa individuale, bensì il frutto del silenzio mediatico che ha circondato questo avvenimento che invece avrebbe dovuto avere grande risonanza, trattandosi della prima volta che una donna si candida alla segreteria di un grande partito italiano.
La candidata in questione è Laura Puppato, 55 anni, sposata e madre di due figli. Esponente del Pd sin dalla sua costituzione, la Puppato è attualmente consigliere regionale in Veneto, nonchè capogruppo del partito in regione.
L'ostracismo avverso la sua candidatura, iniziato nello stesso Pd dove è stata costretta a raccogliere 20 mila firme, per poter essere ammessa alle primarie, continua sui mezzi d'informazione dove le sue apparizioni sono davvero sporadiche.  Una di queste è stata il confronto su Sky, tra i candidati alle primarie del centrosinistra dove necessariamente doveva esserci.
Nelle poche volte in cui viene nominata il suo fare politica viene comunque minimizzato, se non addirittura storpiato, come accaduto in relazione alla polemica sulla legge 194.
Ad esempio il tg La7 commentando il citato confronto, definisce le principali caratterische dei candidati: "Bersani rappresenta la saggezza del partito legata alle tradizioni, Renzi rappresenta il nuovo che avanza, Vendola l'alternativa vera a sinistra, Tabacci l'area dei moderati, la Puppato la novità di essere donna!"
Vi rendete conto? Non una parola sul suo modo di fare politica, sulla sua eventuale collocazione nel partito, ma soltanto che è una donna, come se si dicesse che la caratteristica di Bersani è quella di essere un uomo anziano con problemi di calvizie.
Di fronte a questo stupido maschilismo, purtroppo molto presente nel nostro paese e soprattutto in politica, l'esponente del Pd veneto è ovviamente svantaggiata rispetto agli avversari in lizza per le primarie, che al contrario sono sempre presenti su giornali e Tv.
Ecco quindi uno stralcio delle idee e del programma di Laura Puppato che sarà presente il 19 novembre nella puntata de "L'infedele" su LA7:

"Vi chiedo il voto perché la mia storia parla per me, fatta di azioni determinate, perché come dice Gandhi, le perle sono false se non si trasformano in azione. Non  chiedo il voto per portare una donna alla massima carica dello Stato ma per quello che sto facendo per far conoscere un'altra idea di Paese e di mondo: un mondo in cui i giovani non siano costretti a immigrare per trovare lavoro, in cui una donna non debba scegliere tra maternità e lavoro, dove ci sia un adeguato welfare a sostegno degli anziani".

Riferendosi all'ipotesi di un governo ristretto esposta da Renzi, afferma:
"Non si può governare un Paese come il nostro con dieci ministri. Bisogna essere chiari negli intenti ma anche nelle azioni".

Sull'eventuale alleanza con Casini :
 "Io direi che Casini è ago della bilancia, ma per ora non ha ancora scelto con chi stare".

Sui finanziamenti ai partiti e sui tagli ai costi della politica:
"Tutti i bilanci dei partiti certificati e finanziamento delle sole spese funzionali alla comunicazione; tutto il resto, dall' acquisto di fabbricati alle cene va assolutamente escluso. Dovremmo eliminare le scorte a chi non è minacciato di vita e le auto blu ai manager e ai dirigenti pubblici. Infine trasformiamo questo parlamento in Camera dei deputati e Camera delle regioni".

Per quanto riguarda le manifestazioni giovanili:
''Certo, ci sono anche i teppisti, ma quello che e' successo oggi a Roma e in altre citta' dimostra che c'e' una insofferenza sociale. I giovani sono stanchi di essere sommersi da una marea nera. Abbiamo un paese ingiusto, nei diritti sul lavoro, nei diritti sulle donne (lavora solo il 46% di loro). Abbiamo anche il piu' basso tasso di natalita' del mondo: 1,2%. E siamo in ritardo sui diritti civili. Si tratta di invertire questa situazione a partire dal favorire la green e la blu economy''.
 
Sul lavoro, Puppato non è contraria alla riforma Fornero, anche se «stiamo navigando a luce spenta». Più chiara la critica in materia di pensioni: «Serve più equità ed elasticità in uscita per i lavori usuranti. Non possiamo creare ingiustizie ulteriori». Come mettere mano al meccanismo? Tagliando in maniera oculata, mettendo dei tetti alle pensioni dei dipendenti pubblici, eliminando i privilegi della casta. «Finora abbiamo solo impoverito lo Stato, garantendo di più a chi ha avuto di più».
Su federalismo e ruolo dello Stato (che deve «intervenire pesantemente dove il governo regionale sia responsabile di frodi nei confronti dei cittadini, di mancato controllo, di costi fuori controllo»).

Chi volesse saperne di più può visitare il blog di Laura, tuttavia lo scopo di questo post non è l'invito a votare per Laura Puppato, poichè non è scontato che io o altri siano d'accordo con il suo pensiero politico. Ciò che ritengo invece importante è che la Puppato abbia le stesse opportunità degli altri candidati, la stessa attenzione da parte dei media, la stessa visibilità.
In linea di principio sono contrario alle quote di genere perchè credo fermamente nel merito, ma come questa vicenda dimostra, a volte sono una necessità.
Se non si parte alla pari, le donne rischiano di aver perso, prima ancora che la competizione abbia inizio.

sabato 10 novembre 2012

Grillo il fenomeno!

http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2012/10/grillo_iwantyou.jpg
L'agenda politica italiana è quanto mai piena di avvenimenti contraddittori che rendono instabile il clima politico, già di per sè in precario equilibrio. I bisticci dei candidati alle primarie del Pd si sovrappongono alle estemporanenee e controproducenti dichiarazioni di Berlusconi, come il tutti contro tutti all'interno del Pdl, fa da sponda alle vicende giudiziarie che rischiano di far dissolvere l'Italia dei Valori. Da tutto questo trambusto emerge il nome di Beppe Grillo, unico personaggio politico, forse poco convenzionale, che continua a mietere successi elettorali e mediatici.
C'è chi, come il segretario del Pd Bersani, si lamenta dell'eccessiva attenzione che i media riservano all'ex comico genovese, accusandoli di pubblicizzare oltre modo le sue esternazioni, eppure, a mio modo di vedere, il leader del movimento 5 stelle può essere definito più come un fenomeno mediatico che politico. Egli conosce bene come funzionano i media e soprattutto il mezzo televisivo ed è abilissimo a sfruttarne pregi e debolezze. Pur fondando un movimendo che opera sulla rete e dichiarando, sin dall'inizio, la sua avversione per i mezzi di comunicazione tradizionali, finisce spesso per apparire sulle prime pagine di giornali e notiziari tv. L'ex show man televisivo riesce sempre a fare notizia, sia che  giochi a fare lo sfascista e poi , improvvisamente proponga un'inverosimile candidatura di Di Pietro al Quirinale, sia che, fra battute sessiste e comunicati in rete, esterni la sua insofferenza nei confronti di esponenti del suo stesso movimento che si discostano dal suo pensiero.
Allora l'unica reale azione politica di Grillo è forse questa azione "anti mediatica" che poi diventa mediatica? Se così è non appare più tanto strano  che inviti i suoi a non partecipare ai talk shows televisivi, poichè egli sa bene che può ottenere il consenso del suo elettorato di riferimento solo sfuggendo alla omologazione dei mezzi di comunicazione di massa.
Resta misterioso invece, a mio parere, lo scopo di questa ricerca di consenso, dato che nei casi in cui il suo Movimento ha ottenuto dei successi elettorali, (comune di Bologna  e regione Sicilia) ha rifiutato ogni sorta di collaborazione con altre forze politiche, rinunciando implicitamente ad ogni ipotesi di governo. Del resto andando a leggere lo statuto del M5S si nota come il non allearsi con i partiti tradizionali sia condizione inprescindibile per l'esistenza del movimento stesso, che si definisce "Allenza di cittadini" non soggetti alla mediazione di alcuno.
Allora ritenendo  improbabile un risultato elettorale che conferisca al movimento grillino la maggioranza assoluta, credo che il ruolo di "Grillo il Fenomeno" finisca per essere quello di mero rappresentante degli scontenti e che, come  "Jimmi il Fenomeno" (comico-caratterista fino a qualche anno fa) egli non possa andare oltre il ruolo di semplice comparsa, nel panorama politico italiano.

http://cdn.cinezapping.com/wp-content/uploads/2010/08/asp_attori_img_1262_00.jpg
 

lunedì 29 ottobre 2012

Il re è nudo!

http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/11_berlusconi_silvio/berlusconi190310g_adn--400x300.jpg
 
Faccio sempre fatica a leggere o ad ascoltare i messaggi mediatici di Berlusconi e non perchè mi faccia trasportare da una sorta di razzismo politico che in realtà non mi appartiene, piuttosto perchè mi trovo davvero a disagio di fronte alle sue esibizioni. Infatti, sebbene esse abbiano lo scopo di apparire come una prova di forza verso un ormai fantomatico nemico, a mio modo di vedere, finiscono per evidenziarne tutte le debolezze.
Anche nell'ultima performance mediatica del Cavaliere ciò avviene in modo eclatante.
In primis appare deleteria la sua  affermazione di voler comunque rimanere sulla scena politica, pur non candidandosi nuovamente come premier. Una siffatta decisone, delegittimando implicitamente l'attuale segretario Alfano, ha creato una situazione di caos all'interno del Pdl ed ha infastidito non poco anche  gli eventuali futuri alleati.
Incredibile poi la sua arrogante e pretestuosa minaccia di togliere l'appoggio al governo, che oltre a provocare malumore all'interno della compagine governativa e delle istituzioni, ha messo in imbarazzo i vertici del partito, dando altresì l'ennesima prova di una concezione egemonica, nella gestione dello stesso Pdl.
Tuttavia tralasciando la motivazione  politica che, come evidenziato, sembra essere più nociva che utile per la parte politica che egli rappresenta, non resta  che riportare la decisione di Berlusconi di non lasciare la politica attiva, a motivi di carattere personale.
Ed è qui che, secondo me, si raggiunge davvero un livello grottesco. L'ex Premier infatti, riferendosi alla recente condanna per frode fiscale, dichiara: "mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia ed evitare che ad altri cittadini possano capitare queste cose...".  
In verità osservare  la sua faccia inceronata di uomo tra i più potenti del mondo, mentre pretende di far parte della schiera degli oppressi, non può che rappresentare una scena veramente ridicola.
Non vorrei mai dubitare della buona fede delle persone e non lo farò nemmeno con il Cavaliere, ma la sensazione è che  sia ancora peggio.  Vorrebbe dire che per anni siamo stati governati da un pazzo visionario, da una sorta di "Re nudo" circondato da cortigiani che si premuravano di compiacerlo e che si  guardavano bene dal metterlo di fronte alla realtà, un sovrano  acclamato e festeggiato anche dal popolo, incapace di riconoscerne la pur evidente nudità.
Se nella favola da cui trae origine il titolo di questo post,  l'incantesimo è spezzato da un bimbo che, sgranando gli occhi, grida: "Ma il re non ha niente addosso!", nella realtà  la speranza è che anche il popolo italiano trovi il coraggio di sgranare, definitivamente, i propri occhi.
 

venerdì 26 ottobre 2012

Malala, il coraggio di una bambina!

Ricevo e pubblico volentieri l'appello di Emma Ruby-Sachs
di Avaaz.org




I talebani hanno sparato alla quattordicenne Malala per fermare la sua lotta per l'educazione delle donne. Possiamo fare in modo che il suo sogno diventi realtà chiedendo al suo governo di stanziare fondi che incoraggino le famiglie di tutto il Pakistan a mandare le loro figlie a scuola. Clicca qui sotto per dare forza a questa possibilità di lottare per l'educazione femminile:

Firma la petizione
Malala ha dedicato la sua infanzia a combattere per l'educazione delle ragazze come lei in Pakistan. Mentre giace in un letto di ospedale, tragica vittima di un sicario dei talebani, aiutiamola a far diventare il suo sogno realtà.

Una parte del Pakistan ha già avviato con successo un programma che assegna del denaro alle famiglie che mandano le figlie a scuola con regolarità. Ma nella provincia di Malala il governo locale sta ostacolando simili iniziative. Politici di alto livello hanno promesso di aiutare Malala e se agiamo ora possiamo fare in modo che si impegnino ad avviare finalmente un programma in tutto il paese.

Prima che i media si scordino dell'accaduto, alziamo le nostre voci per chiedere che il governo annunci fondi per tutte le ragazze del Pakistan che vanno a scuola. Tra pochi giorni il delegato ONU per l'educazione incontrerà il presidente del Pakistan Zardari e ci ha detto che la consegna a mano di un milione di firme rafforzerebbe la sua posizione. Firma e fai il passaparola girando questa email, e aiuta a rendere realtà il sogno di Malala:
http://www.avaaz.org/it/malalahopenew/?bSzABbb&v=18802

Il nord-ovest del Pakistan è sotto il controllo dei talebani dal 2007, quando cominciarono a bruciare e distruggere le scuole femminili. I talebani hanno raso al suolo 401 scuole nella regione dello Swat tra il 2001 e il 2009: 70% di queste erano scuole per ragazze. Malala ha attirato l'attenzione del mondo intero sul regno del terrore dei talebani nel momento in cui ha cominciato a scrivere su un blog in lingua urdu per la BBC. Quello che scrive è un diario importantissimo per conoscere le conseguenze devastanti dell'estremismo sulle vite dei normali cittadini del Pakistan.

La costituzione del Pakistan dice che le donne hanno lo stesso diritto all'educazione degli uomini e il governo ha le risorse per fare in modo che tale diritto sia effettivo. Ma i politici hanno ignorato per anni il problema, influenzati da gruppi di estremisti religiosi e ora solo il 29% delle ragazze frequenta le scuole superiori. Numerosi studi hanno mostrato l'impatto positivo in termini di reddito personale e crescita nazionale quando le donne vengono ricevono l'educazione.

Trasformiamo lo shock e l'orrore seguito all'attentato dei talebani a questa giovane ragazza in una forte pressione internazionale che obblighi il Pakistan a occuparsi dell'educazione delle donne. Clicca sotto per stare dalla parte di Malala e sostenere un'enorme campagna per l'educazione femminile in Pakistan, sostenuta da risorse, sicurezza ma soprattutto dalla volontà di lottare contro gli estremisti che stanno distruggendo il Pakistan:
http://www.avaaz.org/it/malalahopenew/?bSzABbb&v=18802

Uniamoci per manifestare in solidarietà con la coraggiosa e giovane attivista, che sta mostrando al mondo come una giovane studentessa può fronteggiare estremisti armati e pericolosi

 E' emblematico il coraggio di questa giovane donna. Esso trasmette forza e speranza.
Grazie a tutti gli amici che vorranno aderire firmando la petizione e diffondendo la notizia.

lunedì 15 ottobre 2012

Il ponte del Diavolo

 
Una bella gita in Garfagnana mi ha fatto scoprire una piccola meraviglia architettonica. Si tratta del Ponte della Maddalena, comunemente chiamato Ponte del Diavolo,  che unisce le due sponde del fiume Sirchio all'altezza di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca. E' un'opera di origine medievale, la sua costruzione viene infatti fatta risalire addirittura all'XI° secolo, laddove forse esistevano i resti di un ponte in legno di epoca romana.  L'appellativo "del Diavolo" trae origine da una leggenda dell'epoca dove, come in altri casi simili, il capomastro responsabile della costruzione, pur di completare l'ardita opera, strinse un patto col demonio.
Tuttavia, leggenda a parte, la vista del ponte colpisce il viaggiatore che si trovi a percorrere una delle due sponde del fiume, per il suo caratteristico aspetto a 'schiena d'asino', tipico dell'epoca medievale e  notevolmente diverso dall'idea di ponte che l'ingegneria contemporanea ci ha abituato ad avere.

 
Il ponte poggia su 4 arcate, più una costruita in epoca recente per permettere il passaggio della ferrovia, ma la caratteristica che lo rende unico nel suo genere è che le arcate non sono simmetriche, quasi come se l'architetto dell'epoca, man mano che i lavori andavano avanti, tendesse a raggiungere quanto più velocemente possibile l'altra sponda. Ecco allora l'arcata centrale, sproporzionata rispetto alle altre e con un'ampiezza tale da rappresentare una sfida alla legge di gravità.


Insomma un ponte "strambo" questo Ponte del Diavolo, ma talmente solido da resistere nel corso dei secoli alle potenti piene del Sirchio e che si erge maestoso in Val di Turrite, nella bassa Garfagnana.

 

sabato 6 ottobre 2012

Io sto con Pisapia.

http://milano.repubblica.it/images/2012/07/22/204541416-b7d73141-0dee-4732-b4d1-a50aedccf05b.jpg
L'approdo in consiglio comunale, a Milano, della delibera che istituisce il Registro delle unioni civili, ha scatenato, nel corso dell'estate, la reazione della Curia milanese che ha bocciato la scelta dell'Amministrazione Pisapia, definenendo il registro come "strumento inefficace e solo d'immagine, che favorirebbe la poligamia". La reazione della Curia ha trovato eco in Vaticano visto che anche l'Osservatore Romano, normalmente prudente circa i fatti propriamente politici, ha trattato la questione in un articolo dal titolo "E' necessario sostenere la famiglia.".
Le opinioni sono sempre legittime, da qualsiasi parte esse giungano, ma certo il momento non è apparso opportuno, essendo solo l'inizio del dibattito in sede consiliare e l'esternazione della curia non poteva che aumentarne il clima polemico. Bene ha fatto allora Pisapia a ribattere "Ognuno ha il proprio ruolo, ma così come rispetto le decisioni della Curia in campo religioso, credo che la Curia debba rispettare le decisioni del consiglio comunale, che è una istituzione della città che parla a tutti i cittadini, come del resto la Curia".
E' proprio questo il punto, ognuno ha il proprio ruolo, la Chiesa cattolica pone le sue basi sulla morale cristiana, ma lo stato e le sue istituzioni devono porre le loro basi sul diritto ed il diritto fondamentale di tutti gli esseri umani è quello di avere pari opportunità, senza distinzioni di razza, sesso e religione.  Se lo stato mette la morale davanti al diritto, allora diventa anch'esso Chiesa ed a mio modo di vedere le conseguenze sono quasi sempre nefaste. Basti guardare infatti a quello che accade in gran parte del mondo islamico dove il fondamentalismo religioso assume i connotati di legge dello stato.
Tralasciando tuttavia il sempre critico rapporto Stato-Chiesa vorrei brevemente analizzare il contenuto della delibera in questione. Essa non si pone certamente come volontà di surrogare l'istituto del matrimonio, rivolgendosi alle coppie che, pur non essendo sposate, vogliano mettersi nella condizione di ottenere gli stessi diritti  civili delle coppie sposate. Concretamente quindi è solo uno strumento che permette alle amministrazioni comunali di distribuire contributi e agevolazioni  a tutti gli aventi diritto, giacchè non si capisce il perchè una coppia di fatto debba essere, ad esempio, discriminata nell'assegnazione di un alloggio popolare, rispetto ad una coppia sposata.
C'è infine la possibilità peraltro ancora ipotetica che l'unione di fatto di due persone, anche dello stesso sesso possa permettere loro di chiedere l'affidamento o l'adozione di un bambino e forse risiede proprio in questo la velata  paura degli ambienti cattolici che li spinge a contestare l'istituzione del citato registro. Anche qui occorrerebbe guardare alla realtà più che al credo religioso, giacchè non credo che coppie di fatto anche formate da due donne o due uomini, filtrate e vagliate dalla fiscale e burocratica procedura delle adozioni, siano poi peggiori di tante coppie etero, regolarmente sposate.  Proprio su questo argomento, esponenti di spicco della Chiesa tendono a minimizzare il fenomeno, non tenendo conto dell'enorme mole di bambini che specie al di fuori dei confini nazionali, rischiano di passare la loro infanzia e adolescenza in qualche squallido istituto.
Di fronte a questa triste prospettiva non credo si possa sprecare  nessuna reale proposta d'amore.



 

sabato 29 settembre 2012

Amor che guardi verso oriente...

Otranto by thepuglia.com
I Nomadi, un gruppo che nasce qualche anno fa, più o meno negli anni in cui vivevo la mia gioventù, magari un po' ribelle. Ma chi pensa che essi piacciano solo a quelli di una certa età si sbaglia e basta andare ai loro concerti per accorgersi di quanti giovani e giovanissimi ci siano. E' un segno che il gruppo ha saputo rinnovarsi nel corso degli anni, non rischiando di diventare il clone di se stesso.
Una dimostrazione di ciò è "Oriente", una canzone che nella musica e nell'arrangiamento propone un sound per niente scontato e, soprattutto, evidenzia un testo profondo che analizza certi stili di vita contemporanei:
 
"Sento come un sapore amaro
 Tra i fasti di questa civiltà
Tenui segnali che non decifriamo mai
Insonnoliti come siamo nei tram
(...)
Preferisco l'analfabetismo,
alle false astrazioni
a questo modo così un po' socratico
Al riparo dalle passioni"

Questo modo di affrontare i temi della vita non può che ridurre le potenzialità del pensiero:

"L'esilio del pensiero poi
Si consuma dentro ai bar
E dentro vuote autobiografie
Intendo prive di protagonista"

E solo il ripartire dalla  dolcezza dell'amore, può aiutarci a ritrovare la strada maestra:

"Amor che guardi verso oriente
Verso il mare
Qual è il nome che pronunci piano
Prima di dormire"

 Dedicato a chi non si stanca mai di pensare... buon ascolto.



            

venerdì 21 settembre 2012

Il ritorno del Cavaliere.

http://www.terranews.it/sites/default/files/images/user/8193-silvio_berlusconi.jpg
Ebbene si, è tornato! Dopo mesi di silenzio in cui la sua unica azione politica è stata la vendita dei due calciatori del Milan, Thiago Silva e Ibrahimovic, per la modica cifra di 75 milioni di euro, Berlusconi è tornato a far sentire la sua voce. Lo ha fatto all'indomani dello scandalo Regione Lazio, dove la presidente Polverini, dopo aver ammesso il grande sperpero di denaro pubblico, è sull'orlo delle dimissioni. Tuttavia chi si aspettava che l'ex presidente del consiglio spendesse qualche parola sull'operato dell'amministrazione regionale espressione della sua passata coalizione, si sbagliava di grosso. Come già nella vicenda "Formigoni" il Cavaliere si comporta come se nulla fosse accaduto ed anzi rilancia le vecchie formule del Berlusconismo. Così eccolo arringare il popolo con l'ennesimo proclama: "Basta rigore, toglieremo l'IMU!". 
Insomma dopo aver portato il paese sull'orlo del "default"ed aver lasciato in tutta fretta, nello scorso ottobre, la poltrona di Capo del Governo, consegnando ad altri l'onere di salvare l'Italia, ora torna a farsi sentire e non trova altro da fare che riproporre quella stessa idea politica che aveva prodotto il recente disastro.  Si dimostra "politicamente scorretto" nei confronti di Monti e della compagine governativa che la sua forza politica sostiene in parlamento, ma soprattuto propone, ancora una volta, il suo arrogante populismo.
Che dire? Nemmeno la consapevolezza di aver contributo in modo determinante all'avvento della grave crisi che ha colpito l'Italia e che tuttora pone gravissimi problemi di occupazione e disagio sociale, fa si che Berlusconi e i suoi fedelissimi, cambino atteggiamento e lascino la ribalta politica ad altri.
Allora non resta che aspettarci, alle prossime elezioni politiche, l'ennesimo Berlusconi candidato premier del Pdl.  L'ideale sarebbe una sonora sconfitta del Cavaliere che lo convincesse che la maggior parte degli italiani non si lascia più abbindolare dalle sue "farneticazioni".
Ovviamente dovrebbe anche accadere che la coalizione di centro sinistra che conseguentemente andrebbe a governare il paese, fosse poi all'altezza della situazione ricreando un clima politico sobrio e soprattutto capace di risolvere i tanti problemi che affliggono gli italiani.
Spero tutto ciò non sia soltanto fantapolitica e che non ci si trovi nuovamente di fronte al solito deleterio papocchio.

domenica 16 settembre 2012

La bella favola di Annalisa Minetti.




Dico la verità, quando nella lista dei partecipanti alla finale paralimpica dei 1500 metri, ho letto il nome Annalisa Minetti, credevo si trattasse di una banale omonimia. Non pensavo proprio che quella bellissima ragazza  non vedente che aveva vinto il festival di Sanremo del 1998, fosse anche diventata un' eccellente mezzofondista. Invece era proprio lei, oggi trentacinquenne, a correre insieme alla sua "guida" Andrea Giocondi,  lungo la pista dello stadio londinese gremito come nelle migliori occasioni. L'ho vista vincere pur arrivando terza alle spalle di due atlete ipovedenti (cioè che hanno almeno un decimo di visus) che un assurdo regolamento ha messo nella stessa gara, conquistando la medaglia di bronzo assoluta e stabilendo il record del mondo della sua categoria. Una gara affascinante soprattutto dal punto di vista sportivo, il che fa cadere tutti i pregiudizi di coloro che vogliono far apparire le Paralimpiadi come un fenomeno da baraccone. In realta la gara della Minetti, esemplificativa di tutto l'ambiente paralimpico, è la dimostrazione di quanta preparazione , quanto lavoro ci siano dietro i tanti brillantissimi risultati, esattamente come nello sport "normale".
Il pubblico inglese ha partecipato in gran numero; nello stadio dell'atletica come nel bellissimo "acquapark" dove si svolgevano le gare di nuoto,  nel palazzetto dello sport e nel velodromo, per le restanti discipline, ha fatto registrare un numero di presenze quasi al livello delle recenti Olimpiadi. Anche chi ha seguito le gare in tv ha vissuto momenti di commozione, di entusiasmo per le imprese degli atleti che manifestavano la propria gioia per aver magari realizzato il record del mondo o soltanto perchè avevano realizzato il sogno di far parte del fantastico mondo paralimpico.
Le parole di Annalisa, alla fine della gara, esprimono in pieno ciò che lo sport in genere dovrebbe essere e ciò che lo sport paralimpico si prefigge: " Spero che questa vittoria sia un traino morale per tutti i diversamente abili che vogliono praticare una disciplina sportiva e nello stesso tempo dia il via ad un cambio culturale dell'atteggiamento nei nostri confronti. Noi qui vogliamo essere considerati semplicemente degli atleti, come nella vita vogliamo essere considerati semplicemente delle persone."

 

giovedì 6 settembre 2012

U.S. Lecce, una vicenda (poco) sportiva!

 
C'era una volta una società di calcio che poteva essere considerata un modello. La considerazione di cui godeva non riguardava tanto  i risultati ottenuti sul campo, che seppure discreti le avevano consentito soltanto di fare la spola tra la massima serie e la serie B, ma atteneva l'aspetto economico-finanziario della sua struttura societaria.
Le oculate campagne acquisti, scevre dalla rincorsa al nome altisonante, ma tendenti all'acquisizione di buoni calciatori di categoria, unite ad un'accurata politica del settore giovanile le permettevano di essere una delle poche società italiane a chiudere ogni campionato con il bilancio non in rosso.
Sto parlando dell'U.S. Lecce che, come molti sapranno, dopo essere retrocessa in serie B nello scorso campionato, è stata ulteriormente retrocessa in Lega Pro (la vecchia Serie C), perchè accusata di aver illecitamente determinato il risultato della gara Bari - Lecce del campionato 2010/2011, versando 200 mila Euro ad alcuni calciatori del Bari.
 Ciò che di più impressiona è il repentino passaggio dell'Unione Sportiva, dalla posizione di società "modello" a quella molto meno virtuosa di società invischiata in vicende così losche. Già questo, a prescindere dalle decisioni della giustizia sportiva, è motivo di disappunto per chi scrive, per i sostenitori giallorossi e per gli sportivi in generale. Uno staff dirigenziale serio e onesto, come quello di cui scrivevo, non dovrebbe avere rapporti con ambigui faccendieri quali quelli implicati nel fattaccio di Bari. Evidentemente il passaggio generazionale all'interno della famiglia Semeraro, ai vertici della dirigenza della società salentina, non ha giovato. La pacata e saggia esperienza dell'ex presidente Giovanni, a cui va dato il merito di aver risollevato, anni fa, le sorti del Lecce, ha lasciato il posto alla giovane inesperienza del figlio Pierandrea. Questi invece di portare nuove e concrete idee, ha forse pensato che tutto si potesse risolvere in una politica d'immagine fine a se stessa, intraprendendo relazioni d'affari con persone di dubbia morale, con personaggi che con il calcio "pulito" avevano poco a che fare ed allontanando nel contempo quelli che, insieme al padre, avevano contribuito alla realizzazione del progetto Lecce (vedesi Luigi Di Canio, che aveva introdotto l'innovativa figura di allenatore-direttore sportivo, unica al momento in Italia).
Tutto questo ha avuto come risultato, oltre alla citata esclusione dal campionato cadetto, la cessione quasi gratuita del pacchetto azionario al gruppo Tesoro, dissolvendo così un patrimonio che nel corso degli anni era stato, come descritto, faticosamente costruito.
L'amarezza che pervade tutti noi che abbiamo a cuore questa gloriosa società, non può neanche essere attenuata dalla constatazione  che la giustizia sportiva, come altre volte dimostrato, sia una giustizia di tipo sommario.  Non voglio nemmeno approfondire la questione e rimando gli interessati alla lettura degli atti, dove scopriranno che le prove addotte dal procuratore federale sono al massimo indiziarie, ma resto della convinzione che una dirigenza societaria più matura non avrebbe dato origine a questi "indizi".
Per sdrammatizzare dico solo che tutta la vicenda calcio-scommesse 2012 sembra più che altro una congiura dei "baresi", visto che i principali accusatori sono ex calciatori del Bari (Bellavista e Andrea Masiello) e che a pagare sono stati solo i "leccesi"! (Antonio Conte e il Lecce).



 

mercoledì 29 agosto 2012

"Non fateci perdere la ragione..." La protesta dei minatori del Sulcis.

http://www.vivicentro.it/wp-content/uploads/2012/08/carbosulcis-minatori-680.jpg
"Non fateci perdere la ragione e la ragione di vivere" è scritto su un cartello sistemato su tre montagnole di carbone che chiudono l'ingresso della miniera di Carbosulcis "Nuraxi Figus", a Gonnesa in provincia di Carbonia-Iglesias. La scritta dà l'idea della situazione che stanno vivendo i 476 minatori che, fino a qualche mese fa, vi lavoravano. 
E' dal 31 dicembre, infatti, che l'ENEL ha deciso di non utilizzare più le 300 mila tonnellate di carbone prodotte ogni anno per  alimentare la propria centrale sita nelle vicinanze del "Nuraghe dei Fichi". Motivo? E' più economico acquistare carbone cinese che costa meno della metà degli 84 Euro a tonnellata di quello della miniera sarda. C'è da dire che anche il governo ha la sua parte di responsabilità visto che non ha avviato nè le procedure di privatizzazione, nè, soprattutto, quelle per le nuove produzioni "ecocompatibili". E' bene sapere infatti che il Carbosulcis è un carbone che libera anidride carbonica e trattiene metano, lo sfruttamento della sua energia costerebbe 200 milioni di Euro contro i 13 miliardi del fotovoltaico, ma a nessuno sembra interessare.
Così i minatori senza stipendio da quasi 8 mesi, non hanno potuto far altro che occupare la miniera e tenere "in ostaggio" 1221 detonatori e 690 chili di Premex 300, esplosivo tra i più potenti. 
"Non ci fosse stato l’esplosivo quanta attenzione avrebbe ricevuto la nostra occupazione della miniera?" chiedono i minatori ed è una domanda retorica che porta con sè l'amara constatazione che l'interesse dei media e delle istituzioni è stato finora quanto mai scarso.
L'Italia è davvero un paese singolare, un paese in cui si assiste alla "normalizzazione" degli eventi, anche dei più tragici ed  in cui sembra far più notizia il Flirt estivo della velina di turno o il passaggio del calciatore Cassano dal Milan all'Inter.
Credo invece sia responsabilità di tutti noi fare da portavoce a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà come, in questo momento, lo sono i minatori  del Sulcis. A loro vada il nostro sostegno, la nostra vicinanza e chi ha possibilità vada, si rechi di persona. Per il resto esprimiamo la nostra solidarietà  attraverso i nostri blog, attraverso le nostre parole.

Fonti: LASTAMPA.it

lunedì 20 agosto 2012

La vicenda Ilva e la comparsa di Idra, il mostro a nove teste

http://www.cadoinpiedi.it/img/ilva.jpg
Il periodo delle vacanze estive che più o meno inizia a metà luglio, per terminare a fine agosto è quello in cui si è meno portati a pensare agli eventi socio-politici che ci ruotano attorno.
Anch'io non mi sottraggo a questa tendenza non tanto perchè sia in vacanza, quanto perchè con figli e nipoti passo gran parte del mio tempo fuori di casa e devo dire che non ho tanta voglia di riflettere e magari scrivere su ciò che comunque in Italia e nel mondo accade.
Tuttavia la vicenda dell'Ilva di Taranto non può fare a meno di colpirmi, data  la vicinanza del capoluogo jonico alla terra in cui vivo e conseguentemente perchè molti amici e parenti vi ci lavorano, .
La vicenda è nota: il 25 luglio scorso il Gip Patrizia Todisco mette sotto sequestro 6 aree dell'acciaieria finalizzando lo stesso al «blocco delle specifiche lavorazioni» e allo «spegnimento degli impianti», perchè «vi è una grave ed attualissima situazione di emergenza ambientale e sanitaria in cui versa il territorio di Taranto, imputabile alle emissioni inquinanti (convogliate, diffuse e fuggitive) dello stabilimento Ilva e segnatamente di quegli impianti ed aree del siderurgico sottoposti a vincolo cautelare».
La prima conseguenza del sequestro è che circa 8000 lavoratori sono rimasti  a casa senza lavoro, per cui è scattata la ragionevole e ovvia protesta che ha assunto, man mano, toni molto concitati. Allora ecco  improvvisamente apparire lo Stato che, come Idra il mitologico mostro con nove teste a forma di serpente, si sorprende che una delle sue teste (il Gip Todisco) abbia agito con una iniziativa tanto veemente. Tutte le altre teste:  comune, provincia, regione, ARPA, governo etc.  che fanno parte dello stesso corpo, ma che sembra non abbiano relazioni tra loro, cominciano a scuotersi nervosamente, a prendere posizioni tra le più variegate, come se il problema Ilva-Taranto sorgesse solo oggi.
In realtà sono decenni che le organizzazioni ambientali istituzionali e non,  evidenziano come l'azienda non abbia mai rispettato i protocolli ambientali. E'' vero che  non si possono attribuire tutte le colpe all'attuale dirigenza (Riva e figli) che hanno ereditato responsabilità delle precedenti gestioni, ma certamente anch'essi non hanno contribuito a migliorare la situazione esistente.  Tuttavia la domanda che mi pongo  è: "dov'erano tutte le varie teste di... Idra in questi decenni?"
La risposta è molto semplice: latitavano!
Ecco perchè sotto questo punto di vista l'azione del Gip è stata positiva, poichè malgrado i disagi e la rabbia giusta dei lavoratori dell'Ilva, essa forse sarà finalmente portatrice di una valida soluzione che salvaguardi gli interessi di tutti.
Comprendo i molti cittadini di Taranto che sono sempre stati tolleranti nei confronti dell'acciaieria, ben consapevoli che magari soltanto essa poteva garantire un avvenire ai loro figli. Hanno fatto ciò scegliendo il male minore o, per meglio dire, quello più lontano nel tempo. E' ora però che tutte le componenti in causa, svestendo una volta per tutte la pelle di Idra, agiscano all'unisono ed in modo che i Tarantini non debbano più subire questa sorta di ricatto socio-morale.
La salute pubblica e il diritto al lavoro devono andare di pari passo, metterli in contrapposizione può rappresentare un grave pericolo per la comunità.

http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2012/08/149674822_8.jpg

sabato 4 agosto 2012

L'indiscutibile fascino delle Olimpiadi

http://l1.yimg.com/
Sin da bambino ero entusiasta dell'incredibile spettacolo delle Olimpiadi, quel vedere tanti paesi e sport,  a volte anche  sconosciuti, che si ritrovavano insieme per confrontarsi nelle competizioni sportive, mi riempiva di curiosità e interesse.
Certo il tutto è sempre abbellito e ingigantito se in qualche disciplina , una squadra o un atleta italiano raggiungono risultati di prestigio, ma devo dire che non è mai stato essenziale per apprezzare la bellezza dei giochi e così è anche oggi in cui mi trovo a seguire l'edizione del 2012.
Le immagini televisive che giungono nelle nostre case sono davvero splendide e permettono di osservare i visi , le espressioni degli atleti, apprezzarne lo sforzo, la loro concentrazione e poi magari l'amarezza per una sconfitta o l'irrefrenabile gioia per una vittoria. Certo nell'epoca della globalizzazione anche le olimpiadi devono sottostare alla legge del business e allora vediamo a confronto sport dilettantistici a tutti agli effetti e sport professionistici che con sapienti escamotage vengono truccati e adattati alla competizione olimpica. Pazienza, occorre convivere con tutto ciò, anche se si puo arrivare al paradosso di vedere dei modesti dilettanti nord africani, essere strapazzati dal leggendario "green team" di basket americano o vedere calciatori e tennisti che guadagnano  milioni di euro sfilare insieme  ad altrettanto validi atleti dei cosiddetti sport minori, a cui però, andrà solamente un modesto rimborso spese.
Poi come accennato, c'è l'emozione per i colori italiani e devo dire che la spedizione azzura è partita alla grande, conquistando medaglie anche  dove nessuno si aspettava. Poi, come spesso succede, va a finire che deludono proprio coloro che in partenza erano accreditati per una medaglia. Allora ecco i flop nel nuoto e nella scherma maschile, ma ciò non è certo motivo per essere amareggiati, anzi abitua a capire come nello sport convivano con pari dignità successi e insuccessi, vittorie e
sconfitte.
Suscita invece  tanta commozione  la medaglia d'oro di Daniele Molmenti in una specialità come la canoa slalom, che forse molti non sapevano neppure esistere. Capita anche di scoprire che non ci sono impianti specifici sul territorio nazionale, per cui i nostri canoisti per allenarsi, se non vogliono andare all'estero, si devono adattare a ciò che offre madre natura, cioè dei semplici torrenti di montagna.
Così i giochi vanno avanti pieni di volti, sorrisi, colori e danno sempre emozioni nuove, come quando le immagini si soffermano sull'espressioni bambine del viso delle grandi piccole ginnaste e ci sentiamo permeati da un'indicibile tenerezza.
Fa tutto parte dell'indiscutibile fascino dell'immensa avventura chiamata Olimpiadi.

martedì 24 luglio 2012

E pur si muove!

http://25.media.tumblr.com/tumblr_m5lr52qxEu1qerii9o1_1280.jpg

In una bella mattinata di luglio trascorsa ai bordi della piscina del rinomato Zoomarine di Torvajanica, un posto dove il Business appare rispettoso della natura e perciò meritevole di menzione, mi sono sorpreso ad osservare il movimento del sole (d'accordo lo so che in realtà è la terra a muoversi, ma l'effetto è il medesimo),
Ogni tanto è bello oziare, godersi il non far niente, ma volente o nolente la mente lavora e, per fortuna, non si ferma mai. Allora eccoti a seguire la posizione del sole ed a considerare che ciò rappresenta lo scorrere del tempo che è talmente frenetico da non farti quasi mai percepire il presente, trasferendoti direttamente dal passato al futuro. Però osservando il sole puoi illuderti che il tempo non scorra così veloce e  puoi godere di lunghi attimi di presente, uno stato d'animo che unito alla piacevole sensazione del tepore solare che riscalda la pelle dopo il fresco del bagno, ti aiuta a percepire tutto ciò che normalmente ti sfugge: il tuo respiro, un leggero fremito della pelle, il misconosciuto battito delle palpebre. Puoi riflettere sul tempo che passa sul tuo corpo, sul tuo viso che a guardarlo ogni mattina sembra essere sempre uguale, ma che scopri irreparabilmente diverso nell'osservare una foto di qualche anno fa.
Ad un certo punto la realtà si fonde con le immagini astratte di un placido dormiveglia dove l'occasionale vicina può diventare una vecchia conoscenza infantile ed il diffuso vociare, l'eco di un coro di voci bambine. Poi un po' di brezza ti riporta a guardare il sole, che a prima vista sembra non mutare mai di posizione...e pur si muove!


http://www.edilcalce.it/blog/images/stories/sole20e20donna.jpg

domenica 15 luglio 2012

Un'occasione da non perdere.

http://avaaz_images.s3.amazonaws.com/2961_banker%20cuffs_1_460x230.png


ricevo e pubblico volentieri l'appello di Avaaz.org - The World in Action

Cari amici,

Alcune grandi banche sono al centro di un mega scandalo per aver truccato i tassi d'interesse mondiali, rubando milioni di euro ai cittadini sui loro mutui, prestiti d'onore e molto altro! Noi finiremmo in carcere in un attimo, invece la Barclays dovrà soltanto pagare una multa che corrisponde a una minuscola parte dei suoi profitti! L'indignazione sta crescendo: è la nostra opportunità per mettere fine allo strapotere delle banche sulle nostre democrazie.

Il Commissario europeo per il mercato Michel Barnier ha alzato la testa contro la potente lobby delle banche e vuole promuovere una riforma che metterebbe dietro le sbarre i banchieri che commettono frodi come questa. Se l'Ue facesse il primo passo, poi tutto il mondo potrebbe seguire. Ma le banche hanno alzato le barricate, e soltanto un'ondata di persone che si battono per il cambiamento può far passare queste riforme.

Se nel giro di 3 giorni saremo 1 milione di persone dalla parte di Barnier, questo appoggio gli darà la forza necessaria per smascherare la lobby delle banche e spingere i nostri governi a portare a casa la riforma. Clicca sotto per firmare e i nostri numeri crescenti saranno rappresentati di fronte al Parlamento europeo dalla messa in scena di banchieri dietro le sbarre:
http://www.avaaz.org/it/bankers_behind_bars_f/?bSzABbb&v=15971

Ancora non si conosce la reale portata dello scandalo, ma quello che sappiamo è sconvolgente: sono coinvolte "diverse" fra le più importanti banche, e la manipolazione del tasso d'interesse Libor, il tasso sul quale si formano molti dei tassi d'interesse nel mondo, ha avuto conseguenze su centinaia di trilioni di dollari d'investimento. La Barclays da sola ha ammesso di aver commesso questa frode "centinaia" di volte.

Per troppo tempo ormai i nostri governi sono stati intimiditi da potenti banche che minacciavano di abbandonare il paese qualora fossero state adottate regole più stringenti. Per troppo tempo ormai le banche hanno manipolato i nostri mercati in loro favore, imbarcandosi in operazioni rischiose sicuri com'erano che se le cose fossero andate storte avrebbero costretto i governi a mettere a disposizione i nostri soldi pubblici.



Una volta tanto che qualche centro di potere si oppone al legalizzato malaffare delle banche, non possiamo perdere l'occasione di appoggiare la loro azione.
Grazie a tutti

mercoledì 11 luglio 2012

Avrai...



Quella estiva è una stagione in cui spesso mi ritrovo a ripensare agli anni della mia gioventù. Periodi particolari, contrassegnati magari da un sogno condiviso con gli amici, piuttosto che da un amore impossibile. Ritornano in mente anche musiche e canzoni dell'epoca, che di volta in volta diventano  vere e proprie colonne sonore.
Una di queste è senz'altro "Avrai" di Claudio Baglioni, un cantante che , sinceramente, non è tra i miei preferiti, ma di cui è impossibile non apprezzare la poesia di molte sue canzoni.
Avrai ne è un esempio superbo:

"Avrai...schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare...
avrai un legnetto di cremino da succhiare, avrai una donna acerba e un giovane dolore,
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore...
avrai il tuo tempo per andar lontano, camminerai dimenticando,ti fermerai sognando...
avrai carezze per parlare con i cani e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani che frugano le tasche della vita...
e sentirai di non aver amato mai abbastanza
se amore, amore, amore avrai..."





La dedico a tutti i sognatori come me, buon ascolto.

mercoledì 4 luglio 2012

Prandelli for president!

http://calcio.net1news.org/
Colmo dei colmi, scrivendo questo post prima della partita della nazionale con la Spagna, avevo il timore che sembrasse come un salire sul carro dei vincitori. Invece l'amara realtà scaturita dalla secca sconfitta per 4 a 0, fa si che io possa esprimere senza remora alcuna la mia soddisfazione per il risultato comunque ottimo ottenuto della nazionale italiana agli Europei. Molti affermano che il 4 a 0 subito, rischia di oscurare quanto fatto in precedenza, ma lascio costoro alla misera logica del risultato fine a se stesso che ormai nell'era del calcio "business"ha assunto le forme di icona di un neo capitalismo applicato al calcio. In realtà questa bellissima avventura degli azzurri ha lanciato dei segnali importanti che vanno oltre il fenomeno sportivo. Segnali di stile, quali quelli evidenziati dalle parole e dai comportamenti del C.T. Prandelli, mai banale e sempre pronto a riportare l'evento calcistico alla sua giusta dimensione sportiva. Molto attento nell'uso delle parole, ad un giornalista che gli chiedeva se era preoccupato per i problemi calcistici e non della sua squadra, rispondeva "Non esageriamo con le parole, i problemi veri li hanno quelli che hanno perso il lavoro, quelli che hanno perso la casa per il terremoto...".

sabato 23 giugno 2012

Assente giustificato



Chiedo scusa a tutti agli amici per la prolungata assenza sia qui, che sui vostri rispettivi blog.
Il motivo però è ben descritto dall'immagine pubblicata, cioè sono stato super impegnato in questa manifestazione che, insieme agli amici del Gruppo Artistico Musicale "Polacchi", organizzo da ormai 12 anni.
Il Festival è un'attività ludico culturale, senza fini di lucro, dedicata a quella fascia di età che va dai 6 ai 12 anni. Al di là della mera riproduzione di analoghe e ben più importanti manifestazioni, l'intento di noi organizzatori è quello fornire ai bambini partecipanti, per mezzo di insegnanti qualificati, le tecniche di canto e le impostazioni musicali di base, onde valorizzare la loro espressività sia musicale che generale.

mercoledì 6 giugno 2012

Premio Adamas


Un premio simpatico ed interessante, che permette di esprimere il proprio stato d'animo per mezzo di una foto.L'ho accettato volentieri perchè non evidenzia nessuna ipotetica dote, ma rappresenta un gesto di stima e d'affetto da parte dell'amica Costy che ringrazio di cuore.

Per onorare questo premio ci sono tre regole da rispettare:

  • citare un proverbio che si ritiene vero;
  • pubblicare un immagine che rispecchi il proprio umore di questo momento
  • designare il premio ad altri sei blog 
 Ecco le mie scelte:

Proverbio

Rode il tempo ogni cosa e non si sente

Immagine


Infine ecco alcuni amici blogger a cui spero potrà far piacere confrontarsi con questo premio: