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C'è chi, come il segretario del Pd Bersani, si lamenta dell'eccessiva attenzione che i media riservano all'ex comico genovese, accusandoli di pubblicizzare oltre modo le sue esternazioni, eppure, a mio modo di vedere, il leader del movimento 5 stelle può essere definito più come un fenomeno mediatico che politico. Egli conosce bene come funzionano i media e soprattutto il mezzo televisivo ed è abilissimo a sfruttarne pregi e debolezze. Pur fondando un movimendo che opera sulla rete e dichiarando, sin dall'inizio, la sua avversione per i mezzi di comunicazione tradizionali, finisce spesso per apparire sulle prime pagine di giornali e notiziari tv. L'ex show man televisivo riesce sempre a fare notizia, sia che giochi a fare lo sfascista e poi , improvvisamente proponga un'inverosimile candidatura di Di Pietro al Quirinale, sia che, fra battute sessiste e comunicati in rete, esterni la sua insofferenza nei confronti di esponenti del suo stesso movimento che si discostano dal suo pensiero.
Allora l'unica reale azione politica di Grillo è forse questa azione "anti mediatica" che poi diventa mediatica? Se così è non appare più tanto strano che inviti i suoi a non partecipare ai talk shows televisivi, poichè egli sa bene che può ottenere il consenso del suo elettorato di riferimento solo sfuggendo alla omologazione dei mezzi di comunicazione di massa.
Resta misterioso invece, a mio parere, lo scopo di questa ricerca di consenso, dato che nei casi in cui il suo Movimento ha ottenuto dei successi elettorali, (comune di Bologna e regione Sicilia) ha rifiutato ogni sorta di collaborazione con altre forze politiche, rinunciando implicitamente ad ogni ipotesi di governo. Del resto andando a leggere lo statuto del M5S si nota come il non allearsi con i partiti tradizionali sia condizione inprescindibile per l'esistenza del movimento stesso, che si definisce "Allenza di cittadini" non soggetti alla mediazione di alcuno.
Allora ritenendo improbabile un risultato elettorale che conferisca al movimento grillino la maggioranza assoluta, credo che il ruolo di "Grillo il Fenomeno" finisca per essere quello di mero rappresentante degli scontenti e che, come "Jimmi il Fenomeno" (comico-caratterista fino a qualche anno fa) egli non possa andare oltre il ruolo di semplice comparsa, nel panorama politico italiano.
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sono in sintonia con te...prendere voti a perdere e non governare ti riduce a un ruolo sterile!
RispondiEliminaContestare la malapolitica è legittimo, ma anche fin troppo facile dato che tutti, a parole, lo fanno. Il difficile viene quando poi ci si trova a gestire la cosa pubblica. Gli esempi della Lega e dell' IDV, (nati come alternativi alla partitocrazia"ladrona") oggi nel mirino della giustizia, ne sono una prova.
EliminaGrazie Cirano, a presto
Passo per un saluto Wiska...io penso che Grillo non fa che dare voce e mettere a disposizione occhi laddove il cittadino medio non può esserci. Il fatto stesso che sia presente nei consigli comunali e che esponga ai cittadini tramite la rete ciò che realmente si fa lì dentro mi sembra un passo significativo perchè non viene filtrato per cui non sapendo come il movimento possa usare le notizie i politici "veri" avranno di sicuro una strada poco facile. Poi ai posteri l'ardua sentenza..
RispondiEliminaNon contesto la presenza politica del movimento 5 stelle e penso anch'io che la sua presenza nei consigli comunali o regionali o magari domani in parlamento, sia un fatto positivo. Ciò che non mi piace è il modo egemonico e personalistico con cui Grillo ne gestisce attività e persone (emblematica la vicenda Salsi). Inoltre, come scrivevo nel post, mettere nello statuto una clausola contro eventuali allenze, sembra un modo arrogante e anche un po' snob di non prendersi mai responsabilità di governo.
EliminaGrazie Costy, un caro saluto
sinceramente,visto quello che si sente e si vede da anni nella tv(e non tutto è così chiaro come dovrebbe essere),non mi sento di votare ne per la sinistra ne per la destra...quale soluzione c'è?
RispondiEliminaQualcuno merita il mio voto?
Credo proprio di no e se il voto dato a Grillo servirà solo a far comprendere ai politici che ne abbiamo piene le palle del loro primo incarico,cioè rubare ai cittadini e pensare solo ai cazzi propri,che ben venga Grillo!
Lu
Sempre meglio dare il voto a Grillo, che non darlo per niente. Tuttavia permettimi di dire che un annoso vizio italiano, ma non solo italiano, è quello di pensare che l'impegno civico o politico, finisca con il voto, laddove invece l'impegno dovrebbe iniziare.
EliminaGrazie Lu, a presto
Io dico solo che l'Italia ha bisogno di gente che sappia davvero governare con serietà, rivolgendo le proprie attenzioni ai bisogni della gente e non pensando ai propri interessi personali. Mi sta bene che ci siano persone che esprimono le loro opinioni, il loro punto di vista , senza peli sulla lingua, ma la politica lasciamola fare a chi sa...sempre che qualcuno competente ci sia :D
RispondiEliminaAnch'io penso che l'improvvisazione in politica, rischia di produrre danni irreparabili e purtroppo ne abbiamo un recentissimo esempio...
RispondiEliminaAd ogni modo non è obbligatorio laurearsi in scienze politiche, basterebbe un po' di buon senso e tanta umiltà.
Grazie Cri, salutoni
Bisogna pensare a creare una democrazia diretta e partecipativa di tutti i cittadini e l'ora che tutti si rendono partecipi al bene comune.
RispondiEliminaSaluti a presto
Concordo pienamente Cavaliere, un maggiore impegno civico di tutti può davvero mettere alle strette i politici attuali.
EliminaGrazie, buona giornata