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"Non fateci perdere la ragione e la ragione di vivere" è scritto su un cartello sistemato su tre montagnole di carbone che chiudono l'ingresso della miniera di Carbosulcis "Nuraxi Figus", a Gonnesa in provincia di Carbonia-Iglesias. La scritta dà l'idea della situazione che stanno vivendo i 476 minatori che, fino a qualche mese fa, vi lavoravano.
E' dal 31 dicembre, infatti, che l'ENEL ha deciso di non utilizzare più le 300 mila tonnellate di carbone prodotte ogni anno per alimentare la propria centrale sita nelle vicinanze del "Nuraghe dei Fichi". Motivo? E' più economico acquistare carbone cinese che costa meno della metà degli 84 Euro a tonnellata di quello della miniera sarda. C'è da dire che anche il governo ha la sua parte di responsabilità visto che non ha avviato nè le procedure di privatizzazione, nè, soprattutto, quelle per le nuove produzioni "ecocompatibili". E' bene sapere infatti che il Carbosulcis è un carbone che libera anidride carbonica e trattiene metano, lo sfruttamento della sua energia costerebbe 200 milioni di Euro contro i 13 miliardi del fotovoltaico, ma a nessuno sembra interessare.
Così i minatori senza stipendio da quasi 8 mesi, non hanno potuto far altro che occupare la miniera e tenere "in ostaggio" 1221 detonatori e 690 chili di Premex 300, esplosivo tra i più potenti.
"Non ci fosse stato l’esplosivo quanta attenzione avrebbe ricevuto la nostra occupazione della miniera?" chiedono i minatori ed è una domanda retorica che porta con sè l'amara constatazione che l'interesse dei media e delle istituzioni è stato finora quanto mai scarso.
L'Italia è davvero un paese singolare, un paese in cui si assiste alla "normalizzazione" degli eventi, anche dei più tragici ed in cui sembra far più notizia il Flirt estivo della velina di turno o il passaggio del calciatore Cassano dal Milan all'Inter.
Credo invece sia responsabilità di tutti noi fare da portavoce a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà come, in questo momento, lo sono i minatori del Sulcis. A loro vada il nostro sostegno, la nostra vicinanza e chi ha possibilità vada, si rechi di persona. Per il resto esprimiamo la nostra solidarietà attraverso i nostri blog, attraverso le nostre parole.
Fonti: LASTAMPA.it
Nel mondo si sta attraversando un periodo difficile, sempre più persone faticano ad andare avanti ..di questo passo cosa dovremmo aspettarci?
RispondiEliminaNon so rispondere alla tua domanda Simo, io cerco solo di affrontare il presente, il che è già arduo. Pensare al futuro in questo momento è davvero difficile.
EliminaGrazie, a presto
Ho visto ieri il servizio al tg e sono rimasta davvero colpita da tutta questa vicenda e dal gesto disperato di quell'uomo. In effetti, se non ci fosse stato di mezzo l'esplosivo.. forse i giornali nemmeno se ne sarebbero accorti,
RispondiEliminaPurtroppo è proprio così Carolina, per questo credo che l'informazione "libera" del web debba fare la sua parte in vicende del genere.
EliminaGrazie, un caro saluto
Ne sono convintissima... se vuoi, ho riaperto il blog.
Eliminanon lasciamoli soli, parliamo e scriviamo queste storie.
RispondiEliminaCerto Cirano, deve essere questo il nostro compito.
EliminaGrazie, a presto
Purtroppo è come dici te, troppo spesso le notizie importanti vengono nascoste o messe da parte subito dopo il primo polverone. Meglio far vedere i vip che vanno al mare che parlare dei veri problemi della gente comune.E come sempre, a soffrire è la povera gente!
RispondiEliminaCri
Hai usato l'avverbio giusto, purtroppo! Ecco perchè in questo periodo anche l'azione individuale è importante.
EliminaGrazie Cri, a presto
Stavo seguendo questa notizia...
RispondiEliminaEsprimo la mia solidarietà per loro...
Grazie Titti, un caro saluto
EliminaLa mia solidarietà a tutti i minatori.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie Cavaliere, a presto
Eliminauna delle tante battaglie che si combattono in Italia e nel mondo...
RispondiEliminalu
Si Lu, purtroppo ci sono moltissime situazioni come questa.
EliminaGrazie, un caro saluto