mercoledì 20 aprile 2011

Una democrazia bloccata

informarexresistere.fr
Non passa giorno che Berlusconi non trovi il modo per lanciare un attacco alla magistratura. Sembra proprio che il suo primo pensiero, la sua prima preoccupazione, siano quelle di liberarsi dal pesante fardello costituito dai tanti procedimenti penali e civili in cui è implicato. Beninteso si può condividere l'impressione che ci siano un paio di magistrati che hanno un po' la fissa verso i casi riguardanti il premier e continuino ad aprire fascicoli a suo riguardo (fascicoli che tuttavia hanno sempre un riscontro oggettivo), ciò nonostante non si comprende perchè l'agenda politica della seconda carica dello stato, senz'altro quella più decisiva in fatto di governo del paese, sia piena di fatti e fatterelli riguardanti i suoi rapporti con i magistrati.
Detta tendenza è talmente forte che anche gran parte dell'entourage governativo
 è fortemente impegnato nel difendere i medesimi interessi, un impegno che parte dal far approvare leggi ad personam, paralizzando di fatto il resto dei lavori parlamentari, passando per la singolare quanto oscura proposta di modifica dell'Art. 1 della Costituzione, alle accuse  contro Fini, reo di un'inverosimile allenza con i magistrati a svantaggio del Premier, per giungere alla squallida vicenda dei manifesti di Milano dove poi lo stesso ideatore, Roberto Lassini candidato del Pdl a Milano, a seguito delle parole del presidente della repubblica, si è dichiarato pentito, ma dove comunque non c'è stato nessun commento, nessuna condanna dell'infamia di quell'assurdo parallelo tra le Br e i magistrati. da parte del vero responsabile morale dell'accaduto che è appunto Berlusconi.
Eppure questioni politiche importanti  e gravi a cui pensare ce ne sono: l'irrisolto problema libico con il relativo intervento dei nostri aviatori in zona di guerra, la situazione gravissima relativa agli immigrati giunti in gran numero nel nostro paese, la delicatissima controversia europea e la conseguente crisi nei rapporti con la Francia, per non parlare della dissestata situazione economica, dei problemi della Scuola pubblica, della precarietà del lavoro (anche qui neanche un commento circa la grande manifestazione del 9 aprile) della disoccupazione, ma, a quanto pare, per la pattuglia governativa ed il suo capo, questi problemi vengono in second'ordine.
C'è da dire che una mano gliela danno anche le opposizioni e soprattutto il Pd che ne è la componente più importante, che invece di incalzare il governo sulle questioni suddette, partecipa al teatrino inscenato dal presidente del consiglio, in cui egli, da buon guitto, è campione. Ne deriva una situazione politica bloccata, in cui anche l'istituzione democratica sembra entare in crisi,  una situazione grave da cui un intellettuale come Asor Rosa, proprio all'interno della sinistra, pensa si possa uscire con una specie di colpo di stato militare. Si dirà che è una provocazione, che possono essere idee strampalate, ma d'altronde se la sinistra continua ad inseguire Berlusconi sul suo terreno preferito e lascia la proposta politica soltanto ai suoi intellettuali, davvero si fa fatica a vedere qualcosa di positivo, nel futuro della democrazia italiana.

8 commenti:

  1. Infatti, tra i tanti errori commessi dallo schieramento di opposizione (chiamarla sinistra a questo punto mi sembra davvero troppo), c'è l'assunzione del linguaggio proprio di chi è ora la governo, che è un linguaggio che dissimula, che scambia i significati, spesso con gli opposti, ma sempre nell'illusione di dire cose mentre invece ne significa altre: un linguaggio di regime che tende a far pensare le masse in un determinato modo, una lingua che pensa per noi, e per la "sinistra" d'opposizione, che ci si è infilata a piè pari.

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  2. @Roby Bulgaro: la deriva del linguaggio, concordo con te, è uno dei problemi della sinistra e spesso impedisce alla gente comune di condividere determinate scelte e va di pari passo con la graduale perdita d'identità di una sinistra che come giustamente scrivi, si fa fatica ad inquadrare nel suo contesto politico naturale. Ancora più grave è tuttavia la mancanza di una vera e propria azione politica troppo condizionata dalla non unità d'intenti, delle varie anime della sinistra italiana.

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  3. "Ha da passà 'a nuttata" disse Eduardo. Certo che è un po' lunghetta....

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  4. @Sandra: la storia ha i suoi tempi, ma passerà...a nuttata!
    buona Pasqua

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  5. Caro Wiska, sono qui per augurare una Felice Pasqua a te e a tutti i tuoi cari!
    Che sia una vera Rinascita per tutti noi.
    Un abbraccio,
    Lara

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  6. @Lara: grazie di cuore, altrettanto a te ed alle persone che ti sono care e raccolgo il tuo auspicio: che sia Rinascita per tutti!
    un caro saluto
    wiska

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  7. Sembra un incubo senza fine.Ti auguro una serena e felice Pasqua.Salutoni a presto

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  8. @Cavaliere oscuro del Web: speriamo sia solo un incubo da cui, prima o poi, ci sveglieremo.
    Grazie e una serena Pasqua anche a te.

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