lunedì 11 aprile 2011

Il nostro momento è adesso.


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Sabato scorso è stata la giornata dei precari. In tutta Italia migliaia di giovani sono scesi in piazza urlando “il nostro momento è adesso”.


Roma è stato il cuore dell’intera mobilitazione, con una Street Parade che ha invaso il centro storico della capitale, dando voce ad un fiume di persone che chiede al governo di “essere al primo posto nella agenda politica del paese”.
“Perché ormai chiunque è precario, il giornalista, il ricercatore, l’architetto. In questo paese stanno cercando di portarci via il futuro – denuncia Francesco Vitucci, uno degli organizzatori, dal megafono del furgone in testa al corteo – ormai il lavoro precario sta diventando la normalità e noi non ci stiam
Un corteo colorato che a suon di musica è partito da Piazza della Repubblica intono alle 15:30 e che al suo interno conteneva molte realtà.
“Oggi scendo in piazza perché anche se ormai mi aspetto poco dall’operato della politica è impensabile restare a guardare – racconta Stefano, 40 anni ed ex ricercatore ENEA – a causa
dei tagli dell’ultima finanziaria ho perso del tutto la possibilità di avere un contratto a tempo indeterminato dopo 14 anni da precario, ed ora mi hanno lasciato a casa”.

“Tutti credono che la RAI sia un’azienda che garantisce il diritto al lavoro, ma non è così – dice Antonella, 33 anni – negli ultimi dieci anni ho visto la possibilità di una reale stabilità contrattuale sempre più lontana. Lavoriamo a tutti gli effetti come i colleghi a contratto fisso ma senza nessuna garanzia che alla scadenza del consueto contratto a termine arrivi il rinnovo”.

Ci sono anche i precari di Alitalia che denunciano un reale “collasso dell’azienda”, i lavoratori dell’Ispra, gli insegnanti della scuola ed ovviamente gli studenti. Forti del movimento dello scorso autunno, ribadiscono che “i tagli della riforma Gelmini, serviranno solo ad annullare le loro prospettive future”.
Molte le adesioni dei partiti dell’area centro-sinistra. Ci sono Nicky Vendola e Rosy Bindi che
marciano tra i manifestanti.
La CGIL è presente con il segretario Susanna Camusso ed uno striscione della campagna “Giovani non più giovani disposti a tutto”.
Presenti anche i comitati per l'acqua pubblica e contro il nucleare. La piazza di oggi è stata un' ulteriore occasione per ricordare il refrendum che si terrà a giugno.
Il corteo ha sfilato per Piazza Vittorio, Via Merulana e Via Labicana. Sotto l'Assessorato alle politiche sociali, ha sfilato con uno striscione dedicato e soldi finti. Soldi finti per simboleggiare quelli “che ricevono i giovani come sostegno del Walfare”.
Alle 17:40 l’arrivo al Colosseo, scelto volontariamente dagli organizzatori perché “simbolo della parte buona del nostro paese”.

Sono tante le associazioni e i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno aderito all'appello dei precari: Uds, Articolo 21, Prossima Italia, Valigia Blu, Pugliamo l'Italia, Errori di Stampa, Popolo Viola, Reset Italia, European Alternatives. Poi i Lavoratori Phonomedia in lotta di Catanzaro, Donne di Classe, Arte della Resistenza e, tra i personaggi del mondo dello spettacolo, Silvia Avallone, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Dario Vergassola, Ascanio Celestini, Daniele Silvestri, Luciano Gallino...
da http://www.studenti.it/universita/riforma/il-9-aprile-studenti-in-piazza-con-i-precari-il-nostro-tempo-e-adesso.php

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