martedì 12 aprile 2011

Fermiamo la tortura, ovunque essa sia: Militare statunitense torturato per le informazioni a WikiLeaks

Ricevo e pubblico volentieri l'appello di  Emma Ruby-Sachs - Avaaz.org   (avaaz@avaaz.org)

Cari amici,



L'informatore di WikiLeaks Bradley Manning è vittima di torture brutali in una prigione militare degli Stati Uniti, come parte di uno sforzo complessivo per silenziare e intimidire future gole profonde. Il governo è diviso sugli abusi a Manning. Il Presidente Obama ha a cuore la reputazione globale degli Stati Uniti, e un appello globale enorme potrebbe indurlo a mettere fine alla tortura:


Sign the petition
In questo momento, l'informatore di WikiLeaks Bradley Manning è vittima di torture in una prigione militare americana. Manning è tenuto in totale isolamento, intervallato ogni giorno da momenti in cui viene spogliato, abusato e deriso dagli altri detenuti.

Manning è in attesa di giudizio per aver rivelato documenti contenenti segreti militari a WikiLeaks, incluso un video di soldati americani che massacrano civili iracheni. E il trattamento brutale a lui riservato sembra far parte di una campagna intimidatoria per silenziare eventuali informatori e reprimere WikiLeaks. Il governo americano sull'argomento è diviso, con alcuni esponenti che hanno criticato pubblicamente i militari per il trattamento riservato a Manning, ma finora il Presidente Obama non si è espresso.

Obama ha a cuore la reputazione globale degli Stati Uniti, e noi dobbiamo dimostrargli che ora è in pericolo. Costruiamo un appello globale enorme al governo americano per fermare le torture a Manning, mettendoci così dalla parte della legge. Firma la petizione sotto: il nostro messaggio sarà consegnato attraverso una cartellonistica d'impatto e azioni forti a Washington DC non appena raggiungeremo le 250.000 firme:

https://secure.avaaz.org/it/bradley_manning/?cl=1014883152&v=8817

Gli Stati Uniti sulla carta sono contrari alla tortura. La Costituzione americana vieta "punizioni crudeli e inusuali". E insieme a quasi cento altri paesi, gli Stati Uniti hanno firmato una convenzione internazionale che garantisce che tutti i prigionieri sono trattati "con umanità e nel rispetto della dignità della persona". Ma oggi Bradley Manning è in isolamento totale in una cella senza lenzuola, senza potersi muovere e vittima di brutali umiliazioni che gli stanno causando seri rischi mentali. Tutto questo in violazione della legge americana e di quella internazionale.

Bradley è tenuto in stato di detenzione sotto lo status della "prevenzione del danno", nonostante 16 rapporti redatti da professionisti militari per la salute mentale dicano che dovrebbe essere rimosso immediatamente da queste severe condizioni. I suoi avvocati stanno cercando di difendere i suoi diritti umani basilari davanti al giudice, ma ad oggi il tribunale militare responsabile per il destino di Bradley ha ignorato totalmente le sue sofferenze.

C'è stata un'azione repressiva enorme contro WikiLeaks da quando sono state rese pubbliche le notizie di crimini da parte dei militari americani in Afganistan e Iraq. Alcuni ritengono che la pressione brutale cui è sottoposto Bradley sia diretta a costringerlo a coinvolgere il fondatore di WikiLeaks Julian Assange. Ma Obama ha promesso agli americani e al mondo intero che lui avrebbe protetto, e non perseguitato, gli informatori:

"Spesso la migliore fonte d'informazione sui rifiuti, le frodi e gli abusi commessi da un governo è il dipendente pubblico che crede nell'etica pubblica e non ha paura di parlare. Questi atti di coraggio e patriottismo, che alle volte salvano addirittura vite umane e spesso i soldi dei contribuenti, dovrebbero essere incoraggiati anziché soffocati".

Il trattamento crudele riservato a Bradley è esattamente l'opposto e manda un messaggio raccapricciante a quelli che vorrebbero rendere pubbliche informazioni importanti. Agiamo velocemente per esercitare una pressione internazionale sul governo degli Stati Uniti per rispondere al loro impegno per i diritti umani e per la protezione degli informatori, e mettere fine ai trattamenti crudeli cui sono sottoposti i suoi cittadini. Firma la petizione sotto:

https://secure.avaaz.org/it/bradley_manning/?cl=1014883152&v=8817

Bradley Manning dice di essere un patriota e ha ammesso di aver rilasciato le informazioni che riteneva il mondo avesse il diritto di sapere. Nonostante persone ragionevoli possano essere in disaccordo con l'approccio di WikiLeaks e sulla coscienza di coloro che hanno passato le informazioni, la tortura illegale di Bradley Manning, che deve ancora essere giudicato se abbia o meno commesso un crimine, è una vergognosa violazione dei diritti umani e della dignità umana.

Con speranza e determinazione,

Emma, Ricken, Pascal, Janet e il resto del team di Avaaz

Spero anch'io che i lettori di questo blog  firmino la petizione
grazie a tutti
Wiska

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