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La frase tra virgolette è di Antonietta De Pace, una delle tante donne eroiche che si batterono durante il risorgimento, per la nascita dell'Italia unita. Nata a Gallipoli in provincia di Lecce, la De Pace si trasferì a Napoli in giovane età dove, grazie al cognato, entrò in contatto col circolo dei cospiratori mazziniani e ben presto divenne parte integrante del gruppo patriottico antiborbonico meridionale. Arrestata in seguito ad una delazione, fu soggetta a torture psicologiche di vario tipo, come essere lasciata per giorni e giorni in una stanza, seduta ad una sedia, senza possibilità di stendersi o lavarsi, nel tentativo di farle confessare la sua appartenenza mazziniana. Malgrado l'accusa di cospirazione contro lo stato borbonico, per cui il procuratore generale Nicoletti aveva chiesto la condanna a morte ella riuscì a scampare alla pena poiché la giuria si espresse a parità di voti, tre contro e tre a favore. In seguito fondò a Napoli un comitato politico mazziniano, di cui facevano parte Antonietta Poerio, Raffaella Faucitano, e Alina Perret e quando Il 7 settembre 1860 Garibaldi entrò trionfalmente a Napoli con ventotto ufficiali e due donne, una delle due era proprio lei, Antonietta De Pace, vestita con i colori della bandiera italiana.
Una volta passato il periodo del risorgimento, ella si dedicò all’educazione dei fanciulli, che esortava dicendo: "noi abbiamo fatto l’Italia, voi dovete conservarla, lavorando a farla prospera e grande"(
B. Marciano, Della vita e dei fatti di Antonietta De Pace, Napoli 1901).
Ancor oggi credo che dobbiamo lavorare per seguire l'esortazione di questa grande donna e quale occasione migliore, di un momento di democrazia come le elezioni? Per cui, a Napoli, a Milano, a Bologna ed ovunque si è chiamati per le consultazioni amministrative, andiamo a votare, qualunque sia la nostra idea politica, partecipiamo ed esprimiamo il nostro voto.
Non rendiamo vani l'operato, i sacrifici di donne come Antonietta De pace.
Fonte:
Storia unina.it
Il voto. Un diritto/DOVERE conquistato con lotte, sacrifici e sangue.Non buttiamolo alle ortiche.
RispondiEliminaProprio così Sandra, spesso ci lamentiamo delle scelte e del comportamento dei politici, poi quando tocca a noi esercitare un diritto/dovere così importante per la vita democratica del nostro paese, molti si disinteressano, dando ancora più forza proprio a quei politici poco meritevoli.
RispondiEliminaBisogna prendere posizioni;non si può sempre lamentarsi e poi non andare a votare.Saluti a presto
RispondiEliminaproprio così, Cavaliere, grazie e a presto
RispondiEliminasono proprio daccordo con voi ma purtroppo molto spesso capita anche di esercitare il proprio diritto al voto e di essere delusi da coloro che si sono votati.oggi come oggi non si sa più se entrare nelle urne ne valga veramente la pena ed è una giovane donna ricca di aspettitive e di positività a dirlo.Complimenti è un blog veramente interessante ed entusiasmante.
RispondiElimina@anonimo: si può comprendere la delusione di chi non si sente sufficientemente rappresentato da questo o da quel politico. Tuttavia rinunciare ad un proprio diritto rischia seriamente di dare ancora più forza ai veri "opportunisti" della politica, che il voto in un modo o nell'altro lo avranno sempre. Occorre insistere, scegliendo bene nell'urna e soprattutto dimostrando poi, coi comportamenti quotidiani, coerenza con il voto espresso. Grazie per gli apprezzamenti, a presto
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