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Avevo intenzione, già da qualche giorno, di pubblicare un post sulle vicende che ultimamemte stanno interessando il mondo del calcio, ma lo farò prossimamente perchè oggi sono rimasto troppo colpito da ciò che è successo a Pescara, durante la partita Pescara Livorno, dove un giovane calciatore, un ragazzo di 25 anni è deceduto in seguito ad un infarto avvenuto sul terreno di gioco.
Non mi va di essere retorico, nè di insinuare sospetti sul "se" si fosse potuta evitare questa incredibile tragedia, a ciò spero ci vogliano pensare gli organi competenti. Voglio solo ricordare questo sfortunato ragazzo, Piermario Morosini, la cui vita era già stata piena di dolore a causa della perdita prematura dei genitori e di un fratello maggiore e che è finita proprio sul quel campo di gioco che gli aveva dato, fino ad oggi, la forza per andare avanti ed a cui ha donato il suo ultimo respiro.
A noi gente comune, agli appassionati di calcio, agli amici, ai parenti di Gian Mario rimane soltanto il suo giovane sorriso, il ricordo di un professionista serio, di un ragazzo provato dalla vita, ma sereno grazie alla passione per il gioco del calcio. Resta la consapevolezza che lo sport, malgrado le sue esagerazioni, i suoi abusi è ancora, per molti ragazzi, occasione di crescita e realizzazione personale..
Per una volta, la Federazione Gioco Calcio è stata all'altezza della situazione, sospendendo tutti i campionati in segno di rispetto e cordoglio per quanto avvenuto, perchè in questi casi
the show must go off!!
Ci accompagnino queste riflessioni mentre ci fermiamo un attimo in silenzio a ricordare Piermario con un pensiero, con una preghiera.
Una vera tragedia. Morosini ha trascorso la sua breve esistenza affrontando prove dure ....ora vive nella luce di Dio
RispondiEliminaUna preghiera
si certe volte il destino sembra accanirsi e si fa fatica ad accettare...
Eliminagrazie Simo, a presto
Il mio cordoglio alla famiglia.
RispondiEliminaPurtroppo della sua famiglia resta una sorella che per giunta sembra abbia gravi problemi di salute. Una storia assurda e incredibile, eppure vera!
EliminaGrazie Cavaliere
:( senza parole...
RispondiEliminaEffettivamente non c'è molto da dire.
EliminaGrazie Costy, un caro saluto
Een tragedie op de sportvelden....heb er geen andere woorden voor.
RispondiEliminamijn gedachten zijn bij hem en zijn familieleden
Ciao, Joop
Thanks Joop,
Eliminaa presto
In tutta sincerità, sono convinta che la causa di queste morti siano le sostanze che assumono questi poveri sportivi (meglio, che gli vengono fatte assumere). Finché non si torna a uno sport più sano, temo che non si potrà fare molto...
RispondiEliminaNon lo so, dico solo che anche in passato si sono verificate simili tragedie, tipo quella del povero Renato Curi allora calciatore del Perugia.
EliminaGrazie Adriana, un caro saluto
Bene hanno fatto a mettere in silenzio gli stadi . Almeno per un po'.
RispondiEliminaCredo fosse la cosa più giusta da fare.
EliminaGrazie Sandra, a presto
ciao,grazie di essere passato da me.
RispondiEliminaHo saputo della tragedia che ha colpito questo giovane calciatore.
Anche Adriana in fin dei conti non ha torto...nel mondo dello sport,il doping e le sostanze illegali circolano all'impazzata,oltre alla superficialità che gira attorno agli sportivi.
Girano tanti soldi attorno a queste giovani vite,eppure non si fanno degli esami più seri,possibile che si fermino a dei semplici ECG?
E poi ci meravigliamo che delle giovani vite si spezzino così.
Buona giornata
Grazie a te Lu. Certo la prevenzione è importante, come pure il controllo da parte degli organi competenti (FIGC-Coni) che gli atleti non assumano sostanze nocive alla loro salute. Tornando però al caso specifico, forse la presenza di un defibrillatore a bordo campo avrebbe potuto dare al povero Morosini qualche possibilità di salvezza in più. Eppure non c'è nessun obbligo per le società, piccole o grandi che siano, di esserne fornite. Di converso tutti gli allenatori sono obbligati ad effettuare un corso di Pronto Soccorso che comprende l'idoneità all'uso del defibrillatore stesso. Ci vuole tanto ad imporre alle società l'acquisto di un'apparecchiatura del costo di circa un migliaio di euro?
Eliminadi sicuro i DAE(defibrillatori semiautomatici) dovrebbero essere posizionati in tutti i luoghi pubblici,non solo stadi,ma anche nei supermercati,nelle manifestazioni cittadine sportive ,ecc)e adeguatamente provvisti di personale che ha fatto un semplice corso.
RispondiEliminaUn corso che è accessibile a tutti coloro che vogliono imparare ad utilizzarlo e che può salvare una vita.
Lu