mercoledì 27 ottobre 2010

Il Berlusconismo.

Nei primi anni '90 Silvio Berlusconi fondava Forza Italia, un movimento che seppure verticista e centralista,  esprimeva tuttavia  la volontà di una certa parte degli elettori italiani, di opporsi a una Sinistra che sembrava potesse andare al governo. Il movimento di Forza Italia nato all'indomani della disgregazione della Democrazia Cristiana e del PSI, vinse le elezioni del 1994 anche a causa del declino della ideologia di sinistra del PCI di allora , che poi nel corso degli anni a venire, a colpi di secessioni interne e cambi di denominazione, finì per buttare via "l'acqua sporca insieme al bambino", lasciando irrisolte tutte le questioni politico-sociali, su cui l'ideologia stessa era fondata.
Forza Italia e soprattutto Berlusconi inizia a governare nel maggio del 1994 e, tranne la parentesi dei  due governi di tipo tecnico parlamentare (Dini e D'alema) e dei  due governi Prodi , la sua azione di governo si esplicita per quasi 9 anni, arrivando sino ai giorni nostri. Man mano però le cose cambiano: Forza Italia diventa "Casa delle Libertà" e assume l'aspetto di un vero e proprio partito, Berlusconi, forte del suo carisma e del consenso popolare, aumenta sempre di più il suo potere personale all'interno della coalizione,  inducendo i vari governi a formulare leggi "ad personam" ed instaurando una sorta di delegittimazione della parte avversa e di varie istituzioni dello stato, che porterà ad una forte contrapposizione tra gli schieramenti, in cui, più che la politica, prevarrà lo scontro personale.
L'ultimo capitolo è, all'indomani della nascita del Partito Democratico di Veltroni, la fondazione del Popolo Delle Libertà, con l'annessione quasi forzata di Alleanza Nazionale di Fini.
Insieme alla Lega, il PdL vince le elezioni del 2008 e si avvia a governare fino al 2013.
Ma se a livello elettorale il carisma berlusconiano certamente aiuta, a livello dell'azione di governo può diventare un problema, poichè Berlusconi tende più a far accettare le sue idee personali, che a valorizzare la collegialità dell'esecutivo. (E' nota una sua frase "al mattino mi sveglio con tante belle idee, poi vado in Consiglio dei Ministri e non riesco a fare niente..)  inoltre, dati i suoi palesi conflitti d'interesse, si trova spesso raggiunto da avvisi di garanzia o coinvolto in processi o invischiato in situazioni scabrose, quali la sua partecipazione al compleanno della diciottenne di Casoria, che lo porterà addirittura al divorzio con la moglie o la famosa vicenda delle "escort"  e allora, di nuovo, induce il governo a varare leggi ad oc (Lodo Alfano, legge sulle intercettazioni etc.)e nasce così il Berlusconismo, una vera e propria ideologia che mette al centro dell'azione e del pensiero politico, un individualismo esasperato,che segue la logica del "ghe pensi mi!" o del "ognuno s'arrangi da sè", dove anche lo Stato Sociale appare uno spreco,  in cui tutto s'aggiusta semplicemente spendendo più soldi , costruendo più case, investendo di più,  Un'idelogia basata sul profitto e gli interessi personali,  in cui  il sistema fiscale è visto come uno spauracchio, da cui bisogna scappare.. da qui l'affermazione: "gli evasori fiscali non sono ladri, sono solo furbi". 
Berlusconi quindi si muove nella sua azione di governo con alle spalle, non il più il movimento delle origini, ma questa ideologia creata a sua immagine e somiglianza e  lo stato, le regole democratiche, la costituzione, il parlamento, vengono viste come istituzioni vetuste che rappresentano soltanto un impaccio per la realizzazione del suo fine ultimo, che è quello di  impersonificarsi con lo stato.

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