mercoledì 17 aprile 2013

Senza le ali giuste non si vola.

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Che all'interno del PD vi fossero varie anime non era certo un mistero. All'indomani delle primarie avevo infatti scritto che solo il tempo e l'eventuale cambio generazionale avrebbe potuto colmare il gap esistente tra ex democristiani, ex comunisti, ex socialisti etc. etc.
Tuttavia non ci si aspettava che proprio in un'occasione politica come quella generatasi dopo il voto di febbraio, difficile e delicata come poche altre, si scatenasse un conflitto interno così duro ed intransigente.
Non è mia intenzione schierarmi da una parte o dall'altra, chi ha seguito questo blog prima e dopo le primarie del partito, saprà che il mio sogno era quello di avere una donna, Laura Puppato, come segretario. Ciò nonostante le stesse regole della democrazia finalmente applicate attraverso l'introduzione delle primarie, avrebbero  poi dovuto far rispettare l'esito del voto determinando l'appoggio, da parte di tutti,  al candidato  prescelto.
Purtroppo ciò non è mai avvenuto ed ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, cercando soltanto di trovare falle nell'operato dell'altro, onde far capire che la linea "vincente" era comunque la propria. Insomma si continua in questo individualismo esasperato, in questo "personalismo" che ormai la fa da padrone proprio in un campo, come la politica, dove invece il bene comune dovrebbe essere scopo primario per tutti. Così il sogno veltroniano chiamato Pd. dopo aver buttato al vento l'occasione elettorale coincidente con la crisi Berlusconi-Pdl, dando modo a questi ultimi di effettuare un recupero insperato, dà ora l'ennesima dimostrazione di inadeguatezza di fronte alla possibilità di governare il paese, che seppur per pochi voti, l'elettorato gli ha comunque conferito.
A questo punto  credo sia inutile continuare in assurdi voli pindarici parlando a nome di un partito che allo stato attuale esiste soltanto nelle aspettative dei suoi sostenitori e dove i vertici finalizzano l'azione politica, più che alle effettive esigenze del paese, al rafforzamento della propria posizione nel partito, . Meglio fermarsi un attimo a riflettere poichè se le divisioni appaiono così evidenti su un tema importante come quello delle possibili allenze di governo, non si può far finta di niente.
Quello che occorre è una serena disamina della situazione, che non può che portare all'ovvia constatazione che in questo modo il Pd rischia di avere i giorni contati. Se effettivamente si hanno a cuore le sorti di un partito che malgrado tutto raccoglie il consenso di un terzo degli elettori è opportuno un cambio di rotta soprattutto nei rapporti interni, un bagno di umiltà in cui ognuno riconosca i propri errori, cercando nel contempo di ripartire mettendo da parte ogni rancore personale. Il partito ha una grossa responsabilità nei confronti del Paese e se non si hanno le ali giuste per volare, perlomeno si continui a camminare tenendo i piedi ben piantati in terra.
Concludo affidandomi alle sagge parole di Trilussa, che ben sintetizza quest'ultimo assunto.

L'uguaglianza
(Trilussa)
 
Fissato ne l'idea de l'uguajanza
un Gallo scrisse all'Aquila: - Compagna,
siccome te ne stai su la montagna
bisogna che abbolimo 'sta distanza:
perché nun è né giusto né civile
ch'io stia fra la monnezza d'un cortile,
ma sarebbe più commodo e più bello
de vive ner medesimo livello.-

L'Aquila je rispose: - Caro mio,
accetto volentieri la proposta:
volemo fa' amicizzia? So' disposta:
ma nun pretenne che m'abbassi io.
Se te senti la forza necessaria
spalanca l'ale e viettene per aria:
se nun t'abbasta l'anima de fallo
io seguito a fa' l'Aquila e tu er Gallo.

6 commenti:

  1. Pur di andare al comando fanno di tutto e di più...che vergogna!

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  2. Accade quando l'ambizione personale offusca tutto il resto. grazie Simo, a presto.

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  3. Tra l’altro è arrivata anche la conferma delle dimissioni di Bersani e si prevede una spaccatura totale all'interno del partito.

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  4. Anche se le dimissioni adesso servono a poco, forse sarebbe meglio cercare di portare il partito al congresso, laddove occorrerà poi decidere se continuare o meno.
    grazie Cavaliere a presto

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