La satira politica in genere prende spunto dalla realtà e porta all'eccesso determinati comportamenti, cercando in questo modo di evidenziarne gli aspetti più ridicoli. Anche il titolo de "il Vernacoliere", foglio satirico livornese, rispetta questa regola riferendosi all'attuale campagna elettorale, che vede una scena politica quanto mai confusa e frammentaria.
La frammentarietà è dovuta al proliferare di liste e listarelle che malgrado la "sforbiciata" della Cassazione sono ben 158. Alcune di queste appoggiano i candidati premier dei maggiori partiti, altre ne presentano uno proprio. Tanto per fare degli esempi, c'è la lista del Magistrato Antonio Ingroia (Rivoluzione Civile), quella del giornalista Oscar Giannino (Fare per Fermare il Declino), quella del deputato europeo Mogdi Allam (Io Amo l'Italia), quella dell'ex pornodiva Ilona Staller (Democrazia, Natura, Amore).
Beninteso, non si vuole qui criticare un diritto sancito dalla costituzione, nè discutere delle buone intenzioni delle persone, ma in un momento in cui, per uscire da una situazione di crisi economica e di disagio sociale, occorrerebbe unità d'intenti programmatici, mi chiedo a cosa serva questa tendenza individualista a ricercare ognuno la propria soluzione. E' indubbio che tutto ciò ingeneri nell'elettorato, confusione e disamore per la politica da cui deriva un diffuso qualunquismo e una massimizzazione dei soggetti politici.
Non si sottraggono a tale tendenza nemmeno i leader degli schieramenti politici tradizionali,. molto più occupati nell'additare all'altrui ambiguità che ad esporre i propri programmi di governo. Per cui, sul piano prettamente politico, non si nota una volontà ben definita di progettare qualcosa di nuovo. Come già scritto, in un post precedente, malgrado il successo delle Primarie del Pd, l'elezione di Bersani a candidato premier non ha portato una maggiore aggregazione delle forze a sinistra. Dall'altra parte, Berlusconi, riuscito in extremis a raggiungere un accordo peraltro ambiguo, con quel che resta della Lega, continua nei suoi soliti e populistici proclami. Anche l'ingresso di Mario Monti, nella politica attiva salutata da molti osservatori come una piacevole novità, non ha prodotto granchè di positivo, dato che l'ex presidente del consiglio, invece di mettere la sua competenza al servizio dello stato, cercando magari delle intese, insegue una solitaria e improbabile "occupazione" dello spazio politico di centro-destra. Infine la "novità" del M5S di Beppe Grillo, movimento d'opinione che ha senz'altro portato una ventata d'aria fresca in politica, lascia un po' perplessi poichè, sul piano della democrazia interna, date le note recenti vicissitudini, finisce per rappresentare soltanto l'opinione del fondatore.
Insomma è evidente che, ancora una volta, la classe politica italiana ha perso una buona occasione per fare un salto di qualità, anteponendo i soliti interessi "di bottega" ad una proposta politica seria e, soprattutto, al servizio dei cittadini.
Andrò a votare il 24 febbraio, (il mio senso civico è talmente radicato da poter essere considerato addirittura fobico), ma potenzialmente potrei far parte della folta schiera del partito dei disillusi, quello che accetterebbe di buon grado il provocatorio invito della vignetta del "Vernacoliere" o che, più concretamente, al seggio elettorale preferirà la classica gita fuori porta.
ti lascio con questa frase...
RispondiElimina"non so che pesci pigliare"...
che dio ce la mandi buona
Lu
Cerca di "pigliare" un pesce meno peggio, il buon Dio non può votare...Grazie Lu, a presto
EliminaMitico il vernacoliere.
RispondiEliminaConcordo George, grazie a presto.
EliminaDopo anni di silenzio e astensionismo, anche io ho detto la mia e andrò a votare. Visto che da qualche parte qualcosa si muove... do il mio appoggio a far muovere l'Italia intera!
RispondiEliminaCiao Wiska!!
:-)
Ne sono davvero felice, Sara. Speriamo si muova davvero. Un caro saluto
EliminaPurtroppo in Italia la situazione politica è tragicomica e il Vernacoliere non sbaglia.
RispondiEliminaSaluti a presto.
E' vero, è una risata amara quella che suscita la vignetta. Le persone serie ci sono, ma forse non hanno la possibilità o il coraggio per essere determinanti.
RispondiEliminaGrazie Cavaliere, a presto
Ciao Wiska,sicuramente andrò a votare anch'io e credo che propenderò per un nuovo sistema.Buona giornata
RispondiEliminaL'importante è che il nuovo sia migliore del vecchio, anche se concordo che non è una grande impresa.
EliminaGrazie, un caro saluto
Prima delle elezioni, c'e sempre la confusione... ma spero che siete contenti dopo il voto...
RispondiEliminaMha Titti, la cultura italiana e quindi il modo di pensare è molto diverso da quello giapponese, tu lo sai bene. Da noi, in politica, ma non solo, "si mangia quello che passa il convento", per cui si spera che il pasto sia almeno genuino...
RispondiEliminaGrazie, un caro saluto