martedì 24 gennaio 2012

Forconi e liberalizzazioni.

Prendo spunto da un commento dell'amico Erborista1, per esprimere il mio parere circa l'ultimo decreto governativo sulle liberalizzazioni e sull'ondata di proteste che proprio in queste ore percorre tutto il paese.
Dico subito che se dietro la parola liberalizzazione si nascondesse la volontà di privatizzare quel poco di pubblico che ancora rimane, sarei nettamente contrario, innanzitutto perchè visti i risultati di alcune passate privatizzazioni eccellenti quali le Poste o le Ferrovie, non credo proprio che ciò abbia portato dei reali benefici. Inoltre non dimentico, come cittadino del sud, che fino a poco più di mezzo secolo fa (non nel medioevo) nelle nostre case non c'era l'acqua corrente o l'energia elettrica e solo enti statali hanno potuto fornire questi servizi essenziali, a prezzi accessibili a tutti.
Fatta questa premessa aggiungo che qualcosa occorre pur fare per creare qualche nuovo posto di lavoro e quindi sviluppo, crescita. Allora non ci vedo niente di male nel liberalizzare l'apertura degli esercizi commerciali, in questo modo le Coop o altre grandi distribuzioni, dovendo allungare l'orario di lavoro magari assumeranno nuovo personale. Come pure aumentando il numero delle farmacie,
qualche giovane farmacista, invece di andare a fare anni di tirocinio quasi gratuito nelle farmacie dei soliti "baroni", troverà il coraggio (e si spera anche le risorse) per aprire una farmacia tutta sua senza che ciò porti all'impoverimento di quelle già esistenti. Non ci vedo niente di male, se fatti saldi i ruoli degli attuali tassisti, si concederanno delle nuove licenze, poichè valutando bene dove la domanda è maggiore, tante persone potrebbero ottenere un lavoro . Allo stesso modo non saranno ridotti sul lastrico gli attuali e pagatissimi avvocati, se qualche giovane avvocato potrà far loro concorrenza se non nell'esperienza, almeno nella parcella.
Certamente occorrerà controllare che tutto questo abbia poi, nella pratica, un riscontro davvero positivo, ma come proposito a me sembra apprezzabile.
Infine vorrei spendere due righe riguardo la situazione di questi giorni che ha visto la rivolta siciliana dei "forconi", che vede la protesta degli autotrasportatori e che vedrà nei prossimi giorni l'eventuale e annunciata protesta di alcune delle categorie citate.
Per quanto attiene gli autotrasportatori essi hanno dei buoni motivi per protestare e, sempre che tutto ciò non si trasformi in danno esclusivo per coloro che, insieme a loro, pagano gli aumenti dei carburanti, il governo ha il dovere di ascoltarli e cercare di limitarne i disagi.
Quanto ai "forconi" invece, la loro "rivolta", sebbene abbia in origine motivazioni plausibili, per il modo in cui è stata condotta, ha prodotto ulteriori 50 milioni di danni alla già disastrata economia siciliana e mi chiedo come mai costoro non abbiano mai messo in atto una simile protesta, durante il passato governo Berlusconi che pure di aggravi e aumenti  ne aveva  prodotti a bizzeffe. Forse molti di loro erano tenuti a freno dalla preferenza elettorale che, come si sa, in Sicilia era stata molto generosa con quella compagine governativa?
Per il resto mi viene da dire che l'Italia è un paese davvero strano, visto che qualsiasi governo può fare manovre finanziarie che colpiscono in maniera anche massiccia  il lavoro dipendente, i pensionati, i piccoli artigiani e tutte le classi meno abbienti senza che nessuno batta ciglio o quasi, ma se per caso si toccano appena,  le categorie e le rendite di posizione delle tante lobby , ecco immediatamente scatenarsi il putiferio.

Fonti: foto1 http://farm8.staticflickr.com/7021/6740856067_d2637c70f0_o.jpg
          foto2 http://www.informarexresistere.fr/wp-content/uploads/2012/01/forconi1.jpg

12 commenti:

  1. Wiska non so cos'altro aggiungere se non ...c'è da preoccuparsi!!!!

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  2. Le vere lobby ancora non state toccate e il futuro rimane sempre più incerto.

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  3. @Simo: si c'è proccupazione, ma anche un po' di speranza che questo brutto periodo possa passare, grazie e a presto

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  4. @Cavaliere oscuro del web: concordo, gli avvocati e le assicurazioni dovrebbero essere solo l'inizio per far si che i poteri forti concorrano al superamento della crisi. Bisogna vedere se il governo avrà la volontà e la forza per farlo e ciò rende il futuro davvero incerto.
    Grazie, un caro saluto

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  5. Lo sai che sono una sognatrice incallita e sogno per noi un Italia migliore.. l'unica cosa che mi frena nel bearmi di questo sogno... sono gli italiani!

    Non so se il mio commento abbia attinenza a questo tuo bellissimo post, ma quello che ho scritto mi è venuto spontaneo!
    :-)

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  6. l'idea di fondo delle liberalizzazioni non è sbagliata perché non credo sia giusto esistano categorie intoccabili (e, all'opposto, categorie vessate continuamente). Detto questo, è importante che le modalità di applicazione di questo processo avvengano in maniera corretta. Non è detto che i giovani traggano necessariamente giovamento dalla liberalizzazione, se questa è fatta male. Un giovane avvocato viene più tutelato dal tariffario minimo (perché così la sua professionalità non viene sminuita) che dalla sua abolizione. In questo modo, pur di lavorare, giocherà al ribasso. Il cliente spenderà meno ma l'avvocato giovane (perché il senior non verrà minimamente intaccato dalla questione) lavorerà per pochi spicci (e forse con minore impegno). E non credo sia questo quello che vogliamo. O no?

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  7. Sai amico wiska me lo son chiesta anche io perchè non sia successo prima...mah! In Italia si parla troppo ci si lamenta ma solo al bar. Se anche nei nostri micromondi sul lavoro e nel nostro piccolo non siamo capaci di non farci schiacciare è inutile saremo sempre impassibili in attesa di eventi peggiori.Per quanto riguarda le privatizzazioni potrebbero essere in parte attuate degli stessi enti statali..cioè statali i servizi ma non i subappalti che possono essere dati a privati, del resto è così in tante realtà

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  8. @Sara: il tuo commento velatamente polemico è molto attinente, del resto anch'io alla fine del post accenno ad alcune stranezze tutte italiane. Tuttavia, nel bene e nel male noi siamo così. Non sarà una crisi economica, peraltro durissima, a cambiarci.
    grazie Sara, un abbraccio

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  9. @Turista di mestiere: concordo con te, come scrivevo, non basta fare un decreto perchè automaticamente i giovani trovino un nuovo lavoro. Il governo ha il dovere di seguire l'evolversi della situazione prodotta dall'applicazione "reale" delle liberalizzazioni e se necessario intervenire per modificare quello che non va. Ad esempio, per parlare degli avvocati,l'abolizione dei limiti minimo e massimo delle parcelle su cui hai espresso una legittima critica, dovrà anch'essa essere oggetto di verifica, anche se per quanto riguarda l'impegno dei giovani o maturi avvocati, io credo dipenda sempre dalla serietà e professionalità della persona.
    Grazie, un caro saluto

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  10. @Costy: ciò che tu dici è sostanzialmente giusto, siamo più portati alla chiacchiera che alla modifica dei nostri comportamenti. Ma il problema più grave, secondo me, è un artefatto senso d'appartenenza a questa o a quella categoria sociale, a questa o a quella parte politica che spesso annebbia il giudizio e ci fa pensare che il potere sia solo quello rappresentato dall'altrui posizione.
    Concludendo, condivido in pieno la tua visione delle privatizzazioni in cui lo stato continua ad essere il garante dell'erogazione dei servizi.
    Grazie Costy, ti saluto caramente

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  11. Velatamente polemico? No no.. era di una polemicità senza veli!!
    Lo sai.. io vivo nel mio bel mondo antico, ma so benissimo cosa succede nella realtà.. e quello che vedo non mi piace! Allora mi rifugio nel sogni di un Italia con veri Italiani.. ne abbiam passate di peggio! Io no, ma mio padre lo sa bene.. "se siam riusciti all'epoca, lo faremo di nuovo!" parole sue che condivido!
    Grazie a te!
    Un abbraccio!

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  12. @Sara: anch'io condivido le parole di tuo padre, del resto faccio parte di una generazione che ha lottato.
    Un caro saluto

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