giovedì 17 marzo 2011

Auguri cara nostra Italia!!



17 aprile 2011
la festa di tutti gli italiani

L'itinerario del Presidente della Repubblica nei luoghi della memoria dell'unità d'Italia.

"L'itinerario del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nei 'Luoghi della memoria' per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia è partito da Genova il 5 maggio scorso: proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l'Unità, che sarebbe culminata il 17 marzo 1861 nella proclamazione dello Stato unitario.
"L'Unità d'Italia fu perseguita e conseguita - ha detto il Capo dello Stato nell'intervento a Genova, ripreso, insieme ad altri, nella pubblicazione 'Per l'Unità d'Italia. Verso il 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale' - attraverso la confluenza di diverse visioni, strategie e tattiche, la combinazione di trame diplomatiche, iniziative politiche e azioni militari, l'intreccio di componenti moderate e componenti democratico rivoluzionarie. Fu davvero una combinazione prodigiosa, che risultò vincente perché più forte delle tensioni anche aspre che l'attraversarono".
Per il Presidente Napolitano tutte le iniziative in programma per il 150° - come quelle già svoltesi a Rionero in Vulture, a Marsala e a Santena, oltre che a Genova - "fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione. Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c'è da rinnovare nella società e nello Stato".

Note a margine dell'evento:
Che paese strano l'Italia, riusciamo a dividerci anche sull'unità nazionale e sulla nostra identità storica. Non voglio fare paragoni con nazioni, tipo la Francia, l'Inghilterra o la Germania, che hanno sicuramente radici storiche molto più importanti delle nostre, ma se guardiamo agli Stati Uniti, nati più o meno nello stesso nostro periodo, nessuno oltre oceano, da qualunque degli "states" egli  provenga, si sognerebbe di dire: "sono orgoglioso di essere texano, californiano o georgiano", senza aggiungere: "ma sono altresì orgoglioso di essere Americano!"
Pazienza, consoliamoci con la gioia di di coloro che sono scesi in piazza per festeggiare il 150°, con le tante strade e piazze tappezzate coi tricolori e con tanti bei esempi di attaccamento alla nostra cara Italia.
Uno di questi ci viene dalle tuffatrici azzurre che agli ultimi campionati europei  hanno dedicato le loro medaglie al presidente Napolitano, come rappresentante dell'unità nazionale e dei suoi 150 anni..
E' una dedica per tutti noi, per tutti gli italiani, anche per quelli che hanno scelto di non festeggiare.


Le tuffatrici medagliate agli europei di Torino
Foto: Giorgio Perottino, Giorgio Scala, Giuseppe Sabatelli
http://www.dotswim.it/blog/1775/


4 commenti:

  1. Speriamo in un giorno di grande unità e la speranza di un futuro migliore.Saluti a presto

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  2. Questa mattina, durante la mia uscita di running del giovedì, ho dovuto notare, con mio disappunto, la scarsità di tricolori alle abitazioni dei miei compaesani. Forse non solo per il caldo, che finalmente un po' si fa sentire, ma anche per questo senso di scarso sentimento unitario, la corsa mi è pesata più del solito.
    Rimane la speranza da coltivare assieme: viva l'Italia!

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  3. @Cavaliere oscuro del web:
    hai detto bene, un giorno di grande unità, preludio ad un nuovo senso di partecipazione
    sociale e politica, grazie.

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  4. @Roby Bulgaro:
    fortunatamente nel paese in cui vivo, nel Salento, le bandiere sono tante.
    Ma aldilà dei simboli, che contano relativamente, è importante,come giustamente scrivi, coltivare insieme, se non le certezze, almeno la speranza di sentirsi finalmente uniti.
    grazie

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