giovedì 24 febbraio 2011

Viva l'Italia, anche quella dei Bastian Contrario.

http://www.style.it/peopleshow/in-pics/tv/2011/sanremo-2011-la-terza-serata-.aspx

La performance di Roberto Benigni a Sanremo, nella serata dedicata al 150° dell'unità d'Italia, è stata uno degli eventi televisivi più significativi della tv pubblica. L'esagesi dell'inno nazionale, condita dalla verve ironica dell'attore, ma anche da tanta autentica partecipazione emotiva che, a sua volta, ha provocato emozione e commozione nel pubblico in sala e nei milioni di spettatori televisivi, fino alla standing ovation finale cui anche uomini come il direttore della Rai, Masi e il ministro La Russa non si sono sottratti, lascerà un segno indelebile nella memoria di ognuno di noi

Ciò  nonostante non potevano mancare i soliti Bastian Contrario che hanno trovato qualcosa da ridire sulla presenza dell'attore toscano al festival.
Vittorio Sgarbi, ad esempio, che a differenza dell'ultima volta quando attaccò Benigni per la sua ironica critica alla canzone della Zanicchi, stavolta non ha avuto appigli per criticarlo nel merito della esibizione, ma lo ha attaccato ugualmente per il compenso che avrebbe percepito per la sua partecipazione al festival.
Premesso che le cifre, quando si parla di esibizioni di grandi artisti o grandi campioni dello sport, piuttosto che grandi manager della finanza, industria etc., sono sempre spropositate se paragonate a quanto percepiscono le persone comuni, non si capisce perchè un certo moralismo venga invocato solo per il nostro premio oscar e non ad esempio per tutti gli altri artisti che si sono esibiti a Sanremo o che giornalmente appaiono nella tv pubblica, magari solo per blaterare o esibire le proprie procacità o non per lo stesso Sgarbi pagato profumatamente per apparire in tv come opinionista di tutto e per  insultare puntualmente chiunque non abbia le sue stesse idee, per urlare imprecazionei a destra e a manca o per aggiustarsi con civetteria i capelli davanti alle telecamere.
Inoltre si fa la morale sul denaro che comunque verrebbe speso e non certo restituito a coloro che pagano il canone o elargito ai poveri e bisognosi, qualora non utilizzato. Se non altro si può affermare con forza che, una volta tanto, il denaro degli abbonati Rai è stato speso bene in una esibizione che ha rafforzato la consapevolezza di far parte di una nazione importante per storia e cultura, che ha risvegliato le coscienze di molti, ricordando le nostre radici di popolo, le nostre radici di italiani.
Come ha ben detto Benigni, tante persone hanno dato la propria vita affinchè oggi tutti noi potessimo avere una patria che è l'Italia e non, ad esempio, la Libia o la Tunisia, affinchè tutti potessero essere liberi in una nazione libera e unita.
Persone che hanno dato la vita per tutti, anche per quelli che credono di non dover festeggiare il 150 °, anche per i soliti Bastian Contrario d'occasione.

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