Nella trasmissione di Fazio e Saviano di lunedì scorso, il segretario del PD Bersani e il Presidente della Camera Fini hanno letto due elenchi che, a loro parere, rappresentano rispettivamente i i valori di Sinistra e Destra. Può apparire singolare la scelta dell'ex esponente di An, data la sua attuale situazione politica, ma rimane pur sempre un personaggio di spicco, forse il più importante nella storia della destra italiana.
Tuttavia esponenti del governo e dei media che lo sostengono, oltre a criticare tale scelta hanno accusato i due oratori di aver detto cose ovvie e abbastanza banali secondo quella logica del Berlusconismo per la quale le idee degli avversari politici (Bersani da sempre o Fini da poco)se non vengono demonizzate, vengono banalizzate e rese ridicole.
Forse, come già diceva Giorgio Gaber in una delle sue ultime canzoni, la differenza tra le due parti non è più così netta e la modernità esprime temi che le investono trasversalmente, ma si tratta pur sempre di "valori" e non credo sia stata una perdita di tempo enunciarli in una trasmissione televisiva del servizio pubblico.
Ripeto trattandosi di "Valori" non è mai ovvio e banale enunciarli, ma fa anche bene ascoltarli come fa sempre bene tra genitori e figli, piuttosto che in un rapporto di coppia dirsi "ti voglio bene", non pensando mai che ciò sia ovvio o scontato.
Tuttavia anche nella sostanza dei due elenchi ci sono, a mio parere, elementi tutt'altro che retorici e vorrei puntare l'attenzione su alcuni di essi:
Bersani: "Abbiamo la più bella Costituzione del mondo. La si difende ogni giorno e il 25 aprile si fa festa..." - non mi sembra sia tanto scontata questa idea, visti gli ultimi discorsi di Berlusconi sull'argomento.
Bersani: " Ci vuole un mercato che funzioni, senza monopoli, corporazioni e posizioni di dominio, ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l'istruzione, la sicurezza" - viste le ultime tendenze del Governo sulla gestione di Scuola Pubblica e Sanità, anche questa affermazione è tutt'altro che ovvia.
Bersani: "Davanti a un problema serio di salute non ci può essere né povero né ricco, né calabrese né lombardo né marocchino..." non credo che ciò sia scontato per Calderoli e i suoi amici della Lega.
Bersani: " Se devo morire attaccato per mesi a mille tubi, non può deciderlo il Parlamento..." - anche questa affermazione non mi pare scontata, visto il caso Englaro e la Posizione della Chiesa di Roma.
Fini: "La destra ritiene solidali e quindi meritevoli di apprezzamento le imprese e le famiglie che danno lavoro agli immigrati onesti, i cui figli domani saranno anch'essi cittadini italiani perché la patria non è più solo terra dei padri" - non sembra banale nè ovvio, specie per Lega Nord e PdL.
Fini: "per la destra solo lo Stato deve garantire che legge è uguale per tutti, che deve combattere gli abusi e il malcostume, deve valorizzare l'esempio degli italiani migliori. Per questo bisognerebbe insegnare fin dalla scuola che due magistrati come Falcone e Borsellino sono davvero eroi..." - anche qui mi sembra un'inversione di tendenza rispetto alla centralità individualista del Berlusconismo.
Fini: "Per la destra l'uguaglianza tra i cittadini va garantita nel punto di partenza, al Nord come al Sud, a uomini e donne, ai figli degli imprenditori, degli impiegati e degli operai...." - non sembra un'ovvietà, una Destra che parla di uguaglianza, che è un ideale storico della Sinistra.
Per concludere, le accuse addotte dai detrattori di Fini e Bersani appaiono più lo scomposto scalciare di un "muscolarismo berlusconiano" in piena difficoltà, che una critica basata sui contenuti espressi.
wiska...chi lotta vive!
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