mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto reale e terremoto mediatico.

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Avevo intenzione di scrivere un post a proposito di un simpatico premio, ma non mi sembra proprio il momento giusto. E' da ieri mattina infatti che nel modenese si registrano scosse telluriche che hanno causato la morte di  16 persone ed il ferimento di altre 350, soprattutto tra coloro che si trovavano sul posto di lavoro. Tristezza per queste morti, amarezza e dolore per tutti coloro che vivono in prima persona queste tragiche ore, questi sono i sentimenti che credo pervadano tutti noi.
Il terremoto reale ha anche causato un terremoto dei palinsesti televisivi, che seppure in modo diverso è stato altrettanto devastante. Quasi tutti i canali televisivi infatti, dalle prime ore di ieri hanno continuato a trasmettere immagini e notizie a riguardo e mi chiedo se ciò sia un doveroso resoconto di cronaca o piuttosto una squallida spettacolarizzazione dell'evento, allo scopo di ottenere una maggiore audience.
Una domanda a cui non posso e non voglio rispondere e spero solo che questa overdose di notizie sia stata almeno utile per qualcuno.
Per quanto mi riguarda, tra immagini di macerie vecchie e nuove, tra interviste ai soccorritori mandate decine e decine di volte, tra dibattiti che hanno tutta l'aria del "visto e rivisto", ho appreso che non era poi vero che le zone colpite da questi ultimi terremoti fossero a scarsissimo rischio sismico. In realtà dato che l'ultimo terremoto è avvenuto alla fine del 1500, l'area pur essendo geologicamente inserita in una fascia medio alta di rischio, statisticamente era condiderata a bassissimo rischio. Insomma un modo come un altro per dire tutto e il contrario di tutto e che ha permesso ad architetti, costruttori etc, di non dover rispettare alcun criterio antisismico nella progettazione e realizzazione di edifici civili ed industriali.
Ora spero che questa piccola "rivelazione" faccia aprire gli occhi a chi di dovere, senza dover aspettare  che un'ennesima anomalia faccia cambiare le colorazioni della mappa sismica del nostro paese, perchè più che di un cambio di colore, c'è bisogno di un cambio dei comportamenti da parte di tutte le parti in causa.

10 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con te!!! Non esistono zone a basso rischio sismico. Come facciamo a sapere che in una zona non farà mai forti terremoti? I criteri di costruzione dovrebbero essere rigidi e uguali in tutta Italia (possibilmente gli stessi del Giappone), e i controlli dovrebbero essere molto più frequenti.
    Comunque i media esagerano sempre. Nel 2009 hanno fatto apparire l'Aquila come una discarica di detriti, invece non è affatto vero

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    1. E' ormai un dato di fatto e le stesse parole del presidente Napolitano, testimoniano che le politiche di prevenzione sono state fallimentari. Ma seguiranno azioni concrete alle belle parole?
      Grazie Gioia, a presto

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  2. Siamo in Italia.. non esistono zone a basso rischio sismico. Tutto il paese ha un rischio sismico!

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    1. E' vero Carolina, peccato che i più forse lo scoprono solo adesso. Finora, in generale, si è sempre creduto che il terremoto fosse prerogativa delle zone montuose e che le pianure rappresentassero un sicuro riparo.
      Grazie, un caro saluto

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  3. Buongiorno caro Wiska...Io ho una teoria tutta mia sugli eventi e cataclismi degli ultimi tempi. La terra è stanca, l'abbiamo defraudata di tutto..lei amorevole spesso ci ha dato per necessità..ma adesso stiamo derubando..siamo dei ladri e della peggior specie..non solo sfruttiamo ma poi dentro le sue viscere ributtiamo il marcio. La terra sta gridando bastaaaaaaaa...e lo fa a modo suo.
    Credo che molta responsabilità di questo terremoto sia da attribuire all'esperimento sui neutrini e nessuno ne parla..è partito dal Gran Sasso per arrivare in Svizzera e dall'Aquila in poi se dai un'occhiata alla cartina ogni evento sismico e non si svolge lungo lo stesso percorso..Toccherà ai paesi in confine con la Svizzera il prossimo evento??
    Speriamo che mi possa sbagliare
    Ciao da me...un abbraccio
    Costy

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    1. Ciao Costy, non conosco molto dell'esperimento sui neutrini, ma il sospetto che questi terremoti non siano propriamente naturali è abbastanza forte. Il "Fracking" per la ricerca degli idrocarburi(perforazione in profondità del suolo ed successivo inserimento di fluidi, la cui formula è segreto industriale, che vanno ad incanalarsi nelle falde naturali) è il principale indiziato. A ruota segue chi pensa che l'HAARP, un'installazione civile e militare statunitense situata in Alaska i cui scopi sono la ricerca scientifica sugli strati alti dell'atmosfera e della ionosfera e la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare, comprenda in realtà anche un'arma sperimentale di tipo elettromagnetico, capace di provocare i terremoti.
      In ogni caso penso sia giunto il momento di studiare a fondo le cause dei terremoti, mettendo un attimo da parte il libro dei conti. Grazie del tuo prezioso commento, un abbraccio

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  4. l'Italia è un paese giovane e la terra è in continuo movimento.
    La crosta terrestre si sposta,ogni giorno,anche se spesso non ce ne si rende conto.
    Poi eventi come questi che capitano all'improvviso ci scuotono e si ripiomba nell'incubo del terremoto.
    Ma tutto questo che è accaduto è al 100 % naturale?Posso dire che ho i miei dubbi?
    A presto
    Lu

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    1. Credo tu possa avere dei dubbi, che molti, tra cui io, hanno a proposito di questi terremoti "anomali". L'anomalia no so se addebitarla ad una certa superficialità tutta italiana o a qualcosa di più subdolo. Le azioni future forse ci chiariranno le idee. Grazie Lu, un caro saluto

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  5. me lo sono chiesta anche io: ma se era a bassissimo rischio (così si diceva) poi perché hanno detto il contrario? E se era vero il contrario, perché hanno costruito senza i criteri di sicurezza? Perché siamo il paese in cui si può fare tutto. Basta un ok, un timbro e uno scarabocchio. Tanto che vuoi che succeda? Quello che abbiamo appena visto. Come se L'Aquila già non bastasse...

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    1. Succede quando si opera solo per effetto di una spinta emotiva invece che seguendo una seria progettualità. Non so se sia una prerogativa tutta italiana, ma di certo accade spesso. Passato poi il momento si tende a ritornare alle vecchie e brutte abitudini. Sarà questa la volta buona per invertire questa tendenza? C'è da augurarselo di vero cuore.
      Grazie, a presto

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