martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio, festa del lavoro che non c'è!

http://www.felicebelisario.it
Mai come quest'anno il 1° Maggio è una giornata di lotta, viste le condizioni in cui versa il mondo del lavoro. Il livello di disoccupazione si avvicina ormai al 10 per cento e rispetto al 2010 il tasso è aumentato dell'1,9%, mentre i giovani disoccupati sono di gran lunga la maggior parte, con un dato che si attesta al 32,6% del totale.
Tuttavia non bisogna demoralizzarsi, nè rassegnarsi ad un inevitabile declino del paese. Ben fanno le organizzazioni sindacali, in questo frangente finalmente riunite, a presidiare il dibattito parlamentare per non far peggiorare il Ddl sul lavoro.
Ben fanno a dare un segnale di speranza ai giovani e ad orientare le manifestazioni che si svolgeranno, oltre che ad un momento di coesione sociale ad un forte monito per il governo affinchè alla politica del "rigore" si affianchi al più presto quella della crescita e dello sviluppo, la cosiddetta Fase 2 tanto evocata, ma al momento mai praticata.
Ricordo con un po' di nostalgia quando sfilando si gridava " Viva il 1° Maggio Rosso!"
Oggi invece mi trovo a riflettere  sulle cosiddette lacrime e sangue della manovra governativa, sul sangue versato da qualcuno che non ce l'ha fatta (ormai i suicidi per motivi economici sono all'ordine del giorno). Sulle lacrime di chi fa fatica a raggiungere fine mese,  di chi ha perso il lavoro o di chi non ce l'ha mai avuto, di chi vede la sua piccola attività sprofondare nella melma delle società di recupero credito.
Se Mario Monti non si preoccuperà di loro, ben presto avrà in mano un paese svuotato da ogni energia costruttiva, un terreno appetibile solo per gli avvoltoi  che da sempre predicano lo "sfascio" e che già ora sghignazzano al pensiero di un paese disperato.
Il 1° maggio  1947  a Portella della Ginestra, durante una manifestazione pacifica da parte degli agricoltori del luogo,  una banda di criminali assoldata dai poteri forti dell'epoca, sparò sulla folla uccidendo 11 persone, tra cui 2 bambini e ferendone altre 27. ll doveroso ricordo di questi Caduti, oggi come allora, deve spingere i lavoratori, i cittadini onesti ad essere uniti, a non disperdere le energie con inutili divisioni. Deve far intensificare la lotta, sul posto di lavoro, in famiglia, sulla rete, ovunque ed ognuno per quello che può. Perchè oggi come allora, il nemico si nasconde, ma usa armi molto più sofisticate di quelle della banda Giuliano.
Buon 1° Maggio a tutti

wiska... chi lotta vive!

http://www.partecipiamo.it/primo/immagini/PortellaGinestra.jpg

9 commenti:

  1. Lottiamo per un mondo migliore, buona giornata

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  2. Mala tempora, e dire che sino a pochi mesi fa andava tutto - elegantemente - bene

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    1. Benvenuto Soffio, già ma quello del "va tutto bene" si è da tempo ritirato in una delle sue tante ville.
      Grazie, un caro saluto

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  3. è vero, non c'è quello regolare, quello retribuito, quello che dà sicurezza e voglia di mettere su famiglia e di regolarizzare le proprie esistenze.
    ma esiste quello che lascia solo frustrazioni, ricerca perenne che finché uno è giovane può andar bene ma non dà certezze per il futuro.... speriamo migliori la situazione

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    1. Hai fatto una fotografia precisa della situazione del mondo del lavoro, ma bisogna tenere duro in attesa che la situazione migliori.
      Grazie un caro saluto

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  4. io mi alleno quotidianamente facendo esercizi fisici per sfogare le energie che potrei utilizzare in un qualunque lavoro.
    sono disoccupato da più di 2 anni e ho voglia di darmi da fare
    ho la fortuna di avere un genitore che gestisce bene la sua pensione
    però è davvero dura
    sono ottimista lo stesso
    continuo a cercare lavoro e mi arrangio come posso
    il tempo è bello
    mi faccio una passeggiata mattutina
    oggi è festa
    Auguri a TUTTI
    Mauro

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