mercoledì 28 marzo 2012

Nell'anno delle celebrazioni dell'Unità d'Italia, un nuovo senso di appartenenza.

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Il 17 marzo si è svolta al Quirinale, la cerimonia di chiusura delle celebrazioni del 150° dell'Unità Italia. Una semplice e bellissima cerimonia che, a mio modo di vedere, ha espresso senza retorica quel nuovo e sincero spirito di coesione nazionale che proprio in quest'anno ha preso forma nelle coscienze degli italiani. Le stesse parole del Presidente Napolitano hanno infatti ribadito che se nello scorso autunno la politica era malata e i partiti tradizionali apparivano in affanno, l'antidoto è arrivato da un senso di appartenenza vigoroso e quasi insospettato, dimostrato soprattutto dalla gente comune.
Nel corso della manifestazione poi, Aldo Cazzullo, Dacia Maraini e Giuseppe Galasso hanno ripercorso la storia d'italia con accurate ed efficaci ricostruzioni.
Dulcis in fundo, Roberto Benigni, che ha entusiasmato e commosso l'ampia platea con la sua intelligente ironia ed il suo sensibile attaccamento alla storia ed agli ideali che hanno costruito la nazione Italia.
L'artista toscano ha sottolineato alcuni momenti storici dal 1870 ad oggi. Ne cito alcuni:


Giuseppe Mazzini.
(…) dai Doveri dell’uomo : (…): «Finché uno solo tra i vostri fratelli non è rappresentato dal voto nello sviluppo della vita nazionale, finché uno solo vegeta ineducato tra gli educati, finché uno solo capace e voglioso di lavoro langue per mancanza di lavoro nella miseria, voi non avrete la patria come dovreste averla»

L'idea del Milite Ignoto.
Nel 1921 abbiamo l’idea straordinaria del colonnello Douhet, che il Parlamento ha votato all’unanimità, di tumulare la salma di un giovane soldato sconosciuto con una cerimonia straordinaria. (…) Ad Aquileia: la signora Maria Bergamas gettò un velo nero che casualmente andò su una bara. Lei era la mamma di un soldato che non si ritrovava e abbiamo fatto il monumento al Milite ignoto, che in origine lo sapete era il Vittoriano, il monumento a Vittorio Emanuele. Ma un soldato ignoto è diventato più grande di un re

La Resistenza
Commovente la lettura di alcune lettere di condannati a morte della resistenza, una delle quali termina con un dolcissimo e straziante saluto: "mamma, il tuo bambino muore senza paura. Mamma, mamma, mamma..."

Le leggi razziali
Infine Benigni  rievoca una pagina nera della nostra storia, quella che nel 1938 portò all'emanazione del "Manifesto della razza" che egli giustamente definisce "una legge ridicola che può essere commentata soltanto in modo ridicolo". Cita Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, che nella sua poesia "L'affare della razza" scrive:

C’avevo un gatto e lo chiamavo Ajò
ma dato ch’era un nome un po’ giudìo (1)
agnedi da un prefetto amico mio
pe’ domannaje se potevo o no:
volevo sta’ tranquillo, tantoppiù
ch’ero disposto de chiamallo Ajù.
“Bisognerà studià”, disse er prefetto
“la vera provenienza de la madre”
Dico: la madre è un’angora, ma er padre
era soriano e bazzicava er ghetto
er gatto mio, però, sarebbe nato
tre mesi doppo a casa der Curato.
“Se veramente ciai ‘ste prove in mano
se fa presto”. E detto questo  
firmò ‘na carta e me lo fece ariano.
 “Però”  me disse,  “pe’ tranquillità
è forse mejo che lo chiami Ajà”.

(1) Giudeo, Ebreo

Per concludere, l'anno del 150° dell'Unità d'Italia ci ha fatto ricordare i tanti che hanno contribuito con i loro sacrifici, con la lora lotta ed a volte anche con la loro vita, all'indipendenza ed alla libertà del nostro paese.
Tutto ciò sia quindi di monito per tutti. Per i politici e per chi ha incarichi di governo in primis, ma anche per tutti i cittadini, onde non disperdere ciò che di buono, in quest'anno, è stato fatto.

16 commenti:

  1. Speriamo davvero che si sia inaugurata una stagione differente .Che ogni anno si ricordino quei fatti straordinari e non solo ogni cinquanta o cento anni. Qui a Modena abbiamo concluso l'anno con una bellissima mostra e con un "trekking urbano" nei luoghi risorgimentali...spero di riuscire a parlarne nei prossimi giorni.

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    1. La speranza è proprio quella, cara Sandra. Leggerò con piacere ciò che scriverai a proposito del trekking urbano.
      A presto

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    1. Gran parte della nostra società è sana, ciò ci fa ben sperare.
      grazie Cavaliere, a presto

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  3. ciao
    ti rispodo qui,perchè ho disattivato i commenti nei post in cui parlo di Leo.
    E' una lunga storia,ma l'azienda mi controlla il blog,e sono in malattia...
    Grazie per il commento ,Leo è ancora in clinica...
    Grazie Lu

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    1. Grazie a te Lu, speriamo vada tutto bene per Leo.
      Un abbraccio

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  4. Che bel post Wiska...grazie mille ho apprezzato tantissimo visto che presa com'ero non ho seguito nulla di tutto questo.

    Al milite ignoto io ho fatto un video dietro lettera di uno scrittore..chissà che un giorno non venga pubblicato..

    Sereno week end

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    1. Grazie per l'apprezzamento Costy. Spero davvero che il tuo video venga pubblicato, nel frattempo mi farebbe piacere vederlo ;)
      Buona domenica

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  5. Ti faccio tanti auguri di buona Pasqua a te e famiglia!
    Lu

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  6. Ciao Wiska,non so se domani riuscirò ad avere un po' di tempo per il computer quindi gli auguri di Pasqua te li faccio così...clicca qui

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    1. Grazie del pensiero, Erborista, ricambio anche qui augurandoti una Pasqua serena. Un caro saluto

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  7. Ti auguro anche a te e famiglia, una serena Pasqua.

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    1. Grazie cavaliere, auguroni a che a te e famiglia, Buona Pasqua!

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  8. Devo dire che questo 150° anniversario è volato e non ha lasciato una grande traccia dentro di me, né come esperienze, né come riflessioni particolari. Buona Pasqua, intanto.

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    1. Scusa per il ritardo con cui rispondo, ma ho preso una pausa ;). Mi dispiace che per te il 150° sia passato un po' in sordina, eppure le iniziative sono state molteplici, soprattutto dal punto di vista culturale. Credo anche che tutto ciò sia stato molto istruttivo ed ha, come scrivevo, fatto rifiorire un certo feeling tra la gente comune e le istituzioni.
      Grazie per gli auguri, a presto

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