mercoledì 9 novembre 2011

Lo strano destino della democrazia italiana.

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Il voto espresso alla Camera ha dato il via libera al Rendiconto dello stato con 308 voti a favore. Il dato certifica che il rendiconto presentato dal governo viene approvato, ma dal punto di vista politico rivela che all'appello mancano 8 voti,ovviamente non conferiti da esponenti della stessa maggioranza che sostiene la compagine governativa. Un fatto grave che ha molto amareggiato Berlusconi che sembra aver commentato l'accaduto, scrivendo una nota del tipo "308 voti -8 traditori" dichiarando successivamente: ''E' chiaro ed evidente che c'è un problema di numeri, ora serve subito una riflessione per decidere sul da farsi", Recatosi poi dal Presidente Napolitano per riferire sull'esito del voto, ha infine comunicato la sua intenzione di farsi da parte dopo l'approvazione della Legge di Stabilità.
E' chiaro ormai a tutti che questo voto rappresenta l'apice della crisi profonda
 in cui, già da tempo, versa il governo  e pare proprio che Berlusconi sia giunto al capolinea del suo mandato.
Chiunque segua questo blog potrà immaginare che ciò rappresenta, per chi scrive, un evento particolarmente positivo, tuttavia il dato singolare che vorrei sottolineare è che ancora una volta una maggioranza rischia di cadere,  non per la sua deleteria azione in campo economico-finanziario, non per le sue inesistenti politiche del lavoro, non per la sua inadeguatezza di fronte ai problemi della gente, non, di converso, per l'azione incalzante delle opposizioni,  ma solo perchè banalmente affossata da alcuni suoi stessi sostenitori.
Una storia che si ripete e che puntualmente rivela l'immaturità cronica della classe politica italiana, nonchè il dissesto dell'istituzione "partito" che sembra aver irrimediabilmente perso la sua funzione originaria consistente nell'aggregazione di tante eterogeneità per il raggiungimento di un fine comune. Ancora una volta sembra imperare la logica degli interessi personali, se non addirittura della corruzione.
Malgrado la fine del sistema proporzionale, accusato a suo tempo di essere motivo della instabiltà dei governi, lo strano destino della democrazia italiana continua. L'avvento del sistema maggioritario e l'instaurarsi del tanto decantato bipartitismo non ha portato gli effetti desiderati, anzi con la legge "porcellum" è stata tolta agli elettori anche la possibilità di scegliere i propri candidati, devolvendo ciò alle segreterie dei partiti, che come già detto, anche al loro interno subiscono la medesima logica destabilizzante.
A questo punto mi auguro che tutte le forze politiche siano almeno convinte della necessità di varare una nuova ed efficiente riforma elettorale, prima di dirigerci verso elezioni politiche che non farebbero altro che riproporre lo stesso pasticcio di sempre.

8 commenti:

  1. Bentornato Amico Caro...Stelle veglino i Tuoi sogni...
    dandelìon

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  2. Dandelion67: grazie amica mia, è sempre un piacere sapere che ci sei.
    Un abbraccio

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  3. Mah...stiamo un po' alla finestra e vediamo.
    Manco più si osa esultare....
    Gioia fugace e silenziosa. E un gran senso di incertezza che toglie il fiato.

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  4. Buondì caro Wiska!
    innanzi tutto, ti ringrazio del tuo perspicace intervento, come ripeto, dal commento lasciato sotto al tuo, attinente al mio post; (tra l'altro sei l'unico che si è davvero avvicinato alla realtà)! ... per cui "ELOGIO A TE"!!
    (Se ti va vai a curiosare).
    Secondo, leggendo sotto al mio vecchio post, sull'altro blog, ti chiedo scusa per averti scambiato per una donna ^___^ SORRY!!!!!!!!!

    In conclusione, nel rispondere al tuo pezzo sul governo, sono felice che Il PDL abbassi un pò la cresta ... non so come finiremo, perchè di fatto, non ci sono idee concrete sulla linea di condotta, ma almeno possiamo sostenere che, nessuno è infallibile e che molto spesso, quando si è arroganti e troppo convinti di sè, c'è sempre qualcosa che ti riporta con i piedi per terra, non ti sembra? non ce l'ho con nessuno, perchè sono convinta che molte colpe non si possono scaricare su un unica persona, ma sull'intero e falsato sistema (politico/economico) che non va, però non ci sono persone che hanno davvero idee per la nazione ... solo chiacchiere prive di fondamento! Grazie di tutto a presto. Stefania.

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  5. @SandraM: in effetti non c'è niente per cui esultare, è un periodo davvero critico e mi auguro che, una volta tanto, prevalga la politica vera, quella del buonsenso!
    Grazie Sandra, a presto

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  6. chissà perchè sono convinta che anche in questo caso sia una sua manovra ad hoc...il calo dei suoi titoli deve averlo fatto riflettere e magari pagare i disertori affinchè possa dire "cribbio..io ciò provato ma non avevo i numeriiiiiiiiii!!!!" boh..proprio boh..

    Ciao Wiska

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  7. @Stefania: parto dalla fine, l'unica persona di un certo profilo istituzionale è il presidente Napolitano che sta riscuotendo plauso e fiducia da parte di tutti, soprattutto all'estero, che è poi quello che più interessa in questo particolare momento politico-economico.
    Quanto al Pdl, inutile ribadire che il partito non esisterebbe senza Berlusconi e Berlusconi stesso sarebbe ancora solo un imprenditore se non avesse instaurato il berlusconismo, cioè quel modo di fare politica del "ghe pensi mi", del "noi abbiamo sicuramente ragione" etc. Come accennavo nel post, la speranza ora è che almeno si salvi il salvabile (risanamento del debito.riforma elettorale) con Monti o qualcun altro, l'importante è che si faccia qualcosa.
    Sono felice che ti sia piaciuto il mio commento sulla vicenda legata al racconto di A.Poe e certamente cverrò a leggere la tua risposta e gli eventuali altri commenti.
    Grazie per tutto Stefania e non ti preoccupare per lo scambio, molti altri prima di te mi hanno scambiato per femmina...;)
    Un caro saluto, a presto

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  8. @Costy: dicono a Napoli: "acca' nisciuno è fesso!" per cui se Berlusconi ha deciso di passare la mano, non è certo per una improvvisa riscoperta del senso dello stato.
    Il calo del suo titolo è senz'altro un motivo importante, ma penso ci sia dell'altro...
    Grazie Costy, a presto

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