mercoledì 23 maggio 2012

Artefici del nostro destino

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Se dovessimo dar retta ad una valutazione emotiva degli  avvenimenti degli ultimi giorni, potremmo pensare ad un ingiustificato accanimento del destino che si sta abbattendo su di noi. L'attentato di Brindisi ed il successivo terremoto che ha colpito il ferrarese, vanno infatti ad aggravare  il già critico momento socio-economico che il nostro paese sta vivendo.
In realtà, aldilà del fatalismo,  l'analisi obiettiva di eventi tanto gravi e tanto diversi tra loro evidenzia spiegazioni che poco hanno a che fare col destino.
Nel caso del terremoto si può soltanto abbassare lo sguardo di fronte alla forza della natura, cercando nel contempo di riflettere ancora una volta su stili di vita più vicini a "madre terra", stili di vita che abbiano  maggior  rispetto dell'ambiente, riducendo quanto più possibile l'impatto invasivo dell'uomo.
Più complesso parlare dell'attentato di Brindisi, soprattutto perchè sembra sfuggire alle criminali logiche che in passato hanno caratterizzato questi vili e orrendi misfatti.
Tuttavia che sia stata opera di un singolo esaltato, piuttosto che di un maldestro avvertimento da parte della malavita organizzata o di organizzazioni eversive, non fa diminuire il dolore, l'amarezza,  per la perdita di una vita umana, per le tante vite offese e sconvolte. Come pure non attenua il sospetto che oltre ai reali mandanti che si spera vengano presto individuati, ci sia una correità morale da parte di chi, già da qualche mese cerca d'instaurare nel nostro paese un clima di disperazione. Una manovra volta a destabilizzare in vari modi, la vita democratica e l'operato delle istituzioni, giacchè credo che per esprimere il proprio pensiero ed eventualmente il proprio dissenso nei confronti dell'azione dei partiti o dell'attuale governo, non ci sia bisogno di  proclami circa sommerse e non ben definite cospirazioni a danno del popolo o di insensati inviti ad assurde rivoluzioni.
Non c'è bisogno nemmeno dell'ossessivo soffermarsi, da parte dei Media, su notizie che tendono a strumentalizzare alcuni casi di disperazione, giacchè chi progetta ed esegue atti come quello della scuola di Brindisi, o come quelli che la nostra storia purtroppo ci ricorda, che sia espressione di organizzazioni che tentino di ricattare lo stato per acquisire maggior potere o semplicemente frutto di una mente malata in lotta contro il mondo intero. trova comunque terreno fertile in momenti in cui il sentimento chè più si respira è quello del disagio sociale, della  disperazione.
Le istituzioni devono fare la loro parte ed è necessaria una risposta concreta che sveli la trama di questa orribile tragedia e assicuri i responsabili alla giustizia, restituendo sicurezza e  fiducia ai cittadini. Tuttavia credere che tutto si esaurisca nell'aspettare che ciò avvenga, permettendoci di tornare in silenzio  ai nostri fatterelli quotidiani, sarebbe un errore grave.
Diceva il giudice Falcone, di cui oggi ricorre il 20° anniversario del barbaro assassinio, che "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola!"  
I volti, l'atteggiamento di tutte le persone presenti nella chiesa di Mesagne, il giorno del funerale della povera Melissa Bassi, le tante manifestazioni spontanee degli studenti seguono proprio quel percorso, evidenziando che solo un grande impegno civico da parte di tutti può contribuire a fare terra bruciata attorno a chi, viceversa, semina sangue e terrore.


10 commenti:

  1. Le parole di Giovanni Falcone le ho fatte mie da tempo..trovo che nel quotidiano si debba conservare la dignità e non farcela calpestare da nessuno e se non siamo capaci nel nostro piccolo mondo che pretendiamo di dire o di fare per il mondo??
    Lo sconforto di questi giorni è palese negli occhi di tutti noi ma, come dici nel titolo..siamo artefici del nostro destino..
    Grazie per i tuoi appropriati spunti di riflessione

    Costy

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    1. Dobbiamo impegnarci in prima persona per quello che è nelle nostre possibilità. Grazie a te Costy, un caro saluto.

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  2. Le parole del giudice Falcone,rimarranno incise per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti.E' stato un grande del suo tempo.Buona giornata Wiska

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    1. E' vero, Falcone come Borsellino, Chinnici e tanti altri hanno dato la vita nel tentativo di debellare la piaga mafiosa. E' compito di tutti, far si che il loro sacificio non sia stato inutile. Grazie Erborista, a presto

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  3. Buona serata Wiska..passa da me ho un premio da consegnarti..
    http://il3occhio.blogspot.it/2012/05/premio-adamas.html

    Costy

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  4. Proprio l'altro giorno ho pubblicato le parole di Falcone.
    Saluti a presto.

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    1. Si, le sue parole accomunano noi e tanti altri.
      Un caro saluto

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