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giovedì 24 febbraio 2011
Viva l'Italia, anche quella dei Bastian Contrario.
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lunedì 21 febbraio 2011
Altro che Libia, da noi le rivolte sono ben altre...i calciatori, la curva e il presidente.
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lunedì 14 febbraio 2011
Se non ora quando una manifestazione di soli uomini, per le donne??
domenica 6 febbraio 2011
Vira a tribordo la nave governativa.

Il rimpasto riguarda niente meno che Francesco Storace, leader di "La destra" formazione politica che aveva sempre ostentato la sua indipendenza da Berlusconi, fino ad arrivare ad una scissione da cui era nata "La destra-fiamma tricolore" capeggiata da Daniela Santanchè, che invece definiva il proprio partito «la destra leale a Berlusconi» e da cui è stata poi chiamata al governo (sottosegretario alla presidenza del consiglio) pur non essendo stata eletta nel 2008.
Insomma ancora trasformismo politico, che ormai va avanti da quando i "futuristi" hanno abbandonato il Pdl, ma si può dire che Berlusconi ormai gratti il fondo del barile perchè l'apertura a "La destra" seppure in gestazione già dall'intervento di Berlusconi, al congresso di quel partito dello scorso settembre, concluso dal "salutino" romano di berlusconi e dal bacio tra i due leader, sembra comunque un escamotage tanto discutibile quanto inutile.
Non si capisce infatti cosa possa offrire di positivo il partito di Storace che di destra ha solo il nome e poco più. Vero che cavalca alcune idee care ai liberali come la sicurezza, ma fondamentalmente si richiama ai valori del vecchio Msi post-fascista e filorepubblichino che ha sempre guardato con sospetto al sistema capitalista e mantiene una vecchia serie di pregiudizi sull’atlantismo, il ruolo dell’America, la questione israelo-palestinese eccetera. Senza dimenticare le parole di Storace contro il Lodo Alfano o quelle con cui denunciò,quando Fini nel 2007 si presentò insieme a Berlusconi nell'allora federazione del PDL, "lo scandalo per cui avremmo dovuto accontentarci del rancio che ci veniva offerto, buttando a mare la nostra storia e la nostra gente. Ma noi siamo usciti da An perche' non volevamo entrare nel Ppe, non vedo perche' dovremmo entrarci con Berlusconi". O ancora nel 2008, a proposito della vicenda dei sondaggi falsi al Tg1, quando dichiarò:: "Berlusconi è un fuorilegge. L'unica risposta è in sede penale e soprattutto civile. L'ultima sconcertante esibizione sui sondaggi falsi, al Tg1, denota uno straordinario sprezzo delle regole."
Anche la base de "La destra", almeno dai primi commenti che si leggono su internet, sembra non gradire troppo questo coinvolgimento nel governo e rivolge a Storace la stessa accusa che lui ha rivolto a Fini, quando si alleò con Berlusconi e cioè di essere un traditore.
Già, il nome di Gianfranco Fini torna sempre e l'avversione verso l'ex leader di alleanza nazionale sembra essere l'unico aspetto che accomuna questa nuova alleanza, l'ultimo carburante del cabotaggio della nave governativa.
martedì 1 febbraio 2011
Lesa maestà per Roberto Saviano
Roberto Saviano, insignito della laurea honoris causa in giurisprudenza all'università di Genova, per "l’importante contributo dato al nostro Paese in favore della legalità, che è l’asse portante dello stato di diritto", nel corso della cerimonia di conferimento ha dedicato l'onorificienza a sua madre e ai magistrati di Milano che attualmente si occupano della vicenda Ruby, cioè Boccassini, Forno e Sangermano.
Normalissima la dedica alla madre, ma non dovrebbe sembrare nemmeno strana la dedica ai magistrati, trattandosi di una laurea in giurisprudenza, eppure ciò ha scatenato l'ennesima polemica sull'opportunità di dedicare la laurea proprio ai magistrati che indagano sul presidente del consiglio.
Tra tutti quelli che hanno tuonato contro Saviano, spicca Marina Berlusconi, presidente del gruppo Mondadori, che ha dichiarato di provare "orrore" per le sue parole.
Certo lei è la figlia del premier e la posizione che occupa, la deve esclusivamente ai "poteri" del paparino, ma ciò basta a giustificare una veemenza tale da farle usare un termine che più appropriato sarebbe se riferito a ciò che proprio la maggior parte dei magistrati si trova ad affrontare tutti i giorni?
Io credo di no, a meno che la Presidente Marina non insinui anch'essa che il tris di magistrati sia solo lo strumento di un inverosimile potere occulto, che ha il solo scopo di far sparire dalla scena politica il così tanto amato padre. Oppure Maria Elvira, detta Marina è convinta di aver a che fare con un "suo" dipendente, dato che Saviano, nella sua professione di scrittore, ha un contratto di collaborazione con la Mondadori e che quindi non gli è consentito appoggiare i nemici del grande Silvio, suo indiretto e generoso datore di lavoro.Insomma, fosse per la dinastia Berlusconi e per i suoi proseliti, per Saviano si prospetterebbe la "lex iulia maiestatis", cioè il crimine di lesa maestà nei confronti del "sovrano", che ha come pena, se non la morte, la sicura "aquae et igni interdictio " cioè la privazione di ogni diritto perchè indegno di continuare a far parte della comunità "imperiale".
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