venerdì 30 novembre 2012

La tecnologia Keshe, una piacevole novità dall'Iran.

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Un bel post dell'amico Erborista1 ci mette al corrente di una nuova e rivoluzionaria tecnologia che prende il nome dal suo ideatore, Mehran Keshe, nato in Iran e laureato in ingegneria nucleare alla University of London. A lui si deve la nascita della Keshe Foundation le cui ricerche, da circa 40 anni, si sono concentrate sulle dinamiche del plasma caricato elettricamente e utilizzato come fonte di energia e di campi gravitazionali.
Questa scoperta ha centinaia di potenziali applicazioni che potrebbero contribuire a risolvere la maggior parte dei problemi fondamentali del mondo, come carenza di energia, acqua, cibo e la contaminazione ambientale.
La tecnologia Keshe è già stata sperimentata numerose volte grazie alla partecipazione di volontari che avevano rinunciato ad ogni altra forma di terapia medica. Sul sito web  della fondazione si possono visionare testimonianze e video delle sperimentazioni su SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), cancro, sclerosi multipla, morbo di Parkinson e cancrene. (E' anche disponibile un modulo di richiesta per fissare un appuntamento presso le strutture sanitarie della fondazione in Belgio).
Ma questa straordinaria tecnologia  può essere usata per risolvere i problemi mondiali più urgenti, dall'energia, ai trasporti, all'ambiente, ai nuovi materiali.
La notizia è doppiamente positiva poichè, a prescindere dall'incredibile valore scentifico, proviene da un paese come l'Iran che troppo spesso viene associato a fenomeni negativi, quali l'integralismo religioso e il terrorismo internazionale. Una prova evidente di questo interessante cambio di prospettiva nelle relazioni internazionali, è fornita dall'appoggio che gli Stati Uniti d'America hanno dato all'Iran, proprio attraverso il progetto Keshe quando l'ufficiale superiore dell'ambasciata USA in Iran, ha incontrato il direttore della Keshe foundation.
Chi volesse approfondire può leggere il post sul blog Erboristatutticonsigli o visitare il sito della fondazione dove è anche disponibile un video divulgativo.
In questo periodo storico così critico, notizie come questa dovrebbero essere maggiormente evidenziate dai media che, aldilà del doveroso riferire di eventi importanti, sembrano  invece privilegiare ciò che si contraddistingue per la propria negatività.



Mehran Keshe
 


 
 

domenica 18 novembre 2012

E tu chi sei? "Laura Puppato candidata alle primarie del Pd." Non lo sapevo!

http://www.laurapuppato.it/wp-content/uploads/2012/11/slide01-970x341.jpg
Non credo che molti sappiano che tra i candidati alle primarie del Pd c'è anche una donna.
Non è una colpa individuale, bensì il frutto del silenzio mediatico che ha circondato questo avvenimento che invece avrebbe dovuto avere grande risonanza, trattandosi della prima volta che una donna si candida alla segreteria di un grande partito italiano.
La candidata in questione è Laura Puppato, 55 anni, sposata e madre di due figli. Esponente del Pd sin dalla sua costituzione, la Puppato è attualmente consigliere regionale in Veneto, nonchè capogruppo del partito in regione.
L'ostracismo avverso la sua candidatura, iniziato nello stesso Pd dove è stata costretta a raccogliere 20 mila firme, per poter essere ammessa alle primarie, continua sui mezzi d'informazione dove le sue apparizioni sono davvero sporadiche.  Una di queste è stata il confronto su Sky, tra i candidati alle primarie del centrosinistra dove necessariamente doveva esserci.
Nelle poche volte in cui viene nominata il suo fare politica viene comunque minimizzato, se non addirittura storpiato, come accaduto in relazione alla polemica sulla legge 194.
Ad esempio il tg La7 commentando il citato confronto, definisce le principali caratterische dei candidati: "Bersani rappresenta la saggezza del partito legata alle tradizioni, Renzi rappresenta il nuovo che avanza, Vendola l'alternativa vera a sinistra, Tabacci l'area dei moderati, la Puppato la novità di essere donna!"
Vi rendete conto? Non una parola sul suo modo di fare politica, sulla sua eventuale collocazione nel partito, ma soltanto che è una donna, come se si dicesse che la caratteristica di Bersani è quella di essere un uomo anziano con problemi di calvizie.
Di fronte a questo stupido maschilismo, purtroppo molto presente nel nostro paese e soprattutto in politica, l'esponente del Pd veneto è ovviamente svantaggiata rispetto agli avversari in lizza per le primarie, che al contrario sono sempre presenti su giornali e Tv.
Ecco quindi uno stralcio delle idee e del programma di Laura Puppato che sarà presente il 19 novembre nella puntata de "L'infedele" su LA7:

"Vi chiedo il voto perché la mia storia parla per me, fatta di azioni determinate, perché come dice Gandhi, le perle sono false se non si trasformano in azione. Non  chiedo il voto per portare una donna alla massima carica dello Stato ma per quello che sto facendo per far conoscere un'altra idea di Paese e di mondo: un mondo in cui i giovani non siano costretti a immigrare per trovare lavoro, in cui una donna non debba scegliere tra maternità e lavoro, dove ci sia un adeguato welfare a sostegno degli anziani".

Riferendosi all'ipotesi di un governo ristretto esposta da Renzi, afferma:
"Non si può governare un Paese come il nostro con dieci ministri. Bisogna essere chiari negli intenti ma anche nelle azioni".

Sull'eventuale alleanza con Casini :
 "Io direi che Casini è ago della bilancia, ma per ora non ha ancora scelto con chi stare".

Sui finanziamenti ai partiti e sui tagli ai costi della politica:
"Tutti i bilanci dei partiti certificati e finanziamento delle sole spese funzionali alla comunicazione; tutto il resto, dall' acquisto di fabbricati alle cene va assolutamente escluso. Dovremmo eliminare le scorte a chi non è minacciato di vita e le auto blu ai manager e ai dirigenti pubblici. Infine trasformiamo questo parlamento in Camera dei deputati e Camera delle regioni".

Per quanto riguarda le manifestazioni giovanili:
''Certo, ci sono anche i teppisti, ma quello che e' successo oggi a Roma e in altre citta' dimostra che c'e' una insofferenza sociale. I giovani sono stanchi di essere sommersi da una marea nera. Abbiamo un paese ingiusto, nei diritti sul lavoro, nei diritti sulle donne (lavora solo il 46% di loro). Abbiamo anche il piu' basso tasso di natalita' del mondo: 1,2%. E siamo in ritardo sui diritti civili. Si tratta di invertire questa situazione a partire dal favorire la green e la blu economy''.
 
Sul lavoro, Puppato non è contraria alla riforma Fornero, anche se «stiamo navigando a luce spenta». Più chiara la critica in materia di pensioni: «Serve più equità ed elasticità in uscita per i lavori usuranti. Non possiamo creare ingiustizie ulteriori». Come mettere mano al meccanismo? Tagliando in maniera oculata, mettendo dei tetti alle pensioni dei dipendenti pubblici, eliminando i privilegi della casta. «Finora abbiamo solo impoverito lo Stato, garantendo di più a chi ha avuto di più».
Su federalismo e ruolo dello Stato (che deve «intervenire pesantemente dove il governo regionale sia responsabile di frodi nei confronti dei cittadini, di mancato controllo, di costi fuori controllo»).

Chi volesse saperne di più può visitare il blog di Laura, tuttavia lo scopo di questo post non è l'invito a votare per Laura Puppato, poichè non è scontato che io o altri siano d'accordo con il suo pensiero politico. Ciò che ritengo invece importante è che la Puppato abbia le stesse opportunità degli altri candidati, la stessa attenzione da parte dei media, la stessa visibilità.
In linea di principio sono contrario alle quote di genere perchè credo fermamente nel merito, ma come questa vicenda dimostra, a volte sono una necessità.
Se non si parte alla pari, le donne rischiano di aver perso, prima ancora che la competizione abbia inizio.

sabato 10 novembre 2012

Grillo il fenomeno!

http://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2012/10/grillo_iwantyou.jpg
L'agenda politica italiana è quanto mai piena di avvenimenti contraddittori che rendono instabile il clima politico, già di per sè in precario equilibrio. I bisticci dei candidati alle primarie del Pd si sovrappongono alle estemporanenee e controproducenti dichiarazioni di Berlusconi, come il tutti contro tutti all'interno del Pdl, fa da sponda alle vicende giudiziarie che rischiano di far dissolvere l'Italia dei Valori. Da tutto questo trambusto emerge il nome di Beppe Grillo, unico personaggio politico, forse poco convenzionale, che continua a mietere successi elettorali e mediatici.
C'è chi, come il segretario del Pd Bersani, si lamenta dell'eccessiva attenzione che i media riservano all'ex comico genovese, accusandoli di pubblicizzare oltre modo le sue esternazioni, eppure, a mio modo di vedere, il leader del movimento 5 stelle può essere definito più come un fenomeno mediatico che politico. Egli conosce bene come funzionano i media e soprattutto il mezzo televisivo ed è abilissimo a sfruttarne pregi e debolezze. Pur fondando un movimendo che opera sulla rete e dichiarando, sin dall'inizio, la sua avversione per i mezzi di comunicazione tradizionali, finisce spesso per apparire sulle prime pagine di giornali e notiziari tv. L'ex show man televisivo riesce sempre a fare notizia, sia che  giochi a fare lo sfascista e poi , improvvisamente proponga un'inverosimile candidatura di Di Pietro al Quirinale, sia che, fra battute sessiste e comunicati in rete, esterni la sua insofferenza nei confronti di esponenti del suo stesso movimento che si discostano dal suo pensiero.
Allora l'unica reale azione politica di Grillo è forse questa azione "anti mediatica" che poi diventa mediatica? Se così è non appare più tanto strano  che inviti i suoi a non partecipare ai talk shows televisivi, poichè egli sa bene che può ottenere il consenso del suo elettorato di riferimento solo sfuggendo alla omologazione dei mezzi di comunicazione di massa.
Resta misterioso invece, a mio parere, lo scopo di questa ricerca di consenso, dato che nei casi in cui il suo Movimento ha ottenuto dei successi elettorali, (comune di Bologna  e regione Sicilia) ha rifiutato ogni sorta di collaborazione con altre forze politiche, rinunciando implicitamente ad ogni ipotesi di governo. Del resto andando a leggere lo statuto del M5S si nota come il non allearsi con i partiti tradizionali sia condizione inprescindibile per l'esistenza del movimento stesso, che si definisce "Allenza di cittadini" non soggetti alla mediazione di alcuno.
Allora ritenendo  improbabile un risultato elettorale che conferisca al movimento grillino la maggioranza assoluta, credo che il ruolo di "Grillo il Fenomeno" finisca per essere quello di mero rappresentante degli scontenti e che, come  "Jimmi il Fenomeno" (comico-caratterista fino a qualche anno fa) egli non possa andare oltre il ruolo di semplice comparsa, nel panorama politico italiano.

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